Claudio for Expo

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Think tank

Think tank (194)

“Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni. Ma l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è. In cui tutto scorre per non passare davvero. Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe che questo Paese è speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale”. Il Pasolini degli “Scritti corsari”, articoli redatti fra il 1973 e…
A Milano tra chi propone di riaprire i Navigli e chi immagina un salario minimo garantito per ciascun milanese, nelle primarie della sinistra spunta anche la boutade dei mezzi pubblici di superficie gratuiti. Con non so quale credibilità possa essere sostenuta questa idea lo lascio alla vostra immaginazione visto che la proposta arriva da una assessora della giunta Pisapia che sta governando Milano da quasi cinque anni. Un tempo immemore. Non potevano già averlo fatto o programmato? Evidentemente tanto potè la campagna elettorale dove contano chiaramente altri calcoli. Ma andiamo con ordine ripercorrendo la traccia di una analisi sull'argomento pubblicata da Il Post (n.d.r.). Negli ultimi giorni la campagna elettorale delle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco del comune di Milano si è animata attorno alla proposta di Francesca Balzani, candidata e attuale assessore al Bilancio del comune, di rendere gratuiti per tutti i mezzi di superficie, ovvero autobus, filobus e tram…
La bocciatura da parte dell’Unione Europea del Decreto Lupi che regola i voli su Linate dovrebbe essere una buona notizia per chi, come l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, sostiene da sempre l’idea che la priorità del traffico aereo del Nord Italia dovrebbe essere quello di ridare a Malpensa il ruolo di hub. Eppure i dubbi che le sorprese negative non siano ancora finite permangono. Il timore è che il testo a cui il Governo sta ora lavorando possa essere peggiore del precedente. In teoria l’occasione sarebbe ghiotta per un gesto di coerenza politica. Mi riferisco alla coerenza tra i numerosi, anche recenti, investimenti pubblici messi in campo per Malpensa e per i suoi collegamenti, e una reale politica di trasporto aereo che ponga al centro dei collegamenti intercontinentali da e per il Paese lo stesso aeroporto. Perché una delle più grandi assurdità di questa vicenda è che da…
Parliamo di Como, o meglio di una ferita di Como, il luogo-non luogo di Ponte Chiasso attraverso un bel testo di Andrea Giardina pubblicato circa un anno fa su doppiozero.com. Giardina, brillante saggista e scrittore vive a Como. Ha recentemente pubblicato Le parole del cane (Le Lettere 2009), uno studio sull'immagine del cane nella letteratura italiana del '900. Tra i suoi altri libri si ricordano Provvisorio congedo dell'umanità (con S.Mantovani, edizioni Zelig) e le antologie Contro la guerra (ed. Zelig), Parole della montagna (Baldini Castoldi Dalai editore). Collabora con L'Indice dei libri del mese (n.d.r.)  Quel confine che separa Chiasso da Ponte Chiasso, ovvero dall’estremo dei quartieri comaschi, pur nella sua natura di linea di poche centinaia di metri – uno starsi vicino nello sfioramento appena accennato – è sempre più l’equivalente di un fossato, che sembra progettato da uno staff di etnologi. Sì perché, anche se la popolazione di Chiasso è in gran…
La notizia giunge dalla sponda meridionale del lago di Varese ed è di quelle che lasciano il segno, ovviamente positivo, nel di per sé complicato mondo delle relazioni industriali nelle imprese lombarde. I dipendenti della Enoplastic di Bodio Lomnago in provincia di Varese, azienda leader nella produzione di tappi in plastica e corone per le bottiglie di vino, con quattro filiali in Spagna, Nuova Zelanda, Australia e Stati Uniti, hanno avuto uno splendido e inatteso regalo di Natale dal loro datore di lavoro recentemente scomparso. Prima di morire lo scorso luglio, a 87 anni e nel pieno delle sue facoltà, Piero Macchi ha disposto, insieme a un notaio e a un consulente del lavoro, la donazione di un milione e mezzo di euro ai suoi dipendenti. A seconda dell'anzianità il lascito si è aggirato dai 2mila ai 10mila euro, anche se a qualche famiglia dei suoi 280 dipendenti sarebbe andato qualcosa in più per…
Abbiamo ascoltato e letto di tutto e di più sulla questione inquinamento e smog che affligge da mesi Milano e tutti i principali centri urbani della pianura Padana. Facciamo ordine e affrontiamo l'argomento al di fuori delle polemiche e del tornaconto politico. Pubblichiamo a tal fine un intervento di Jacopo Giliberto tratto dal suo blog su Il Sole 24 Ore. Alla fonte potrete trovare le tabelle statistiche per approfondire (vedere link a fondo pagina), (n.d.r.). Lo smog fa male. l’inquinamento dell’aria nuoce alla salute di chi lo respira. Inoltre è un danno all’ambiente. va ridotto. quanto uccide lo smog. non è possibile sapere con precisione quante persone muoiono per lo smog, ma si fa per via presuntiva sulla base di modelli di calcolo epidemiologici. L’oms (organizzazione mondiale della sanità) ha deciso gli standard per calcolare queste stime. come scrivono enrico engelmann e andrea trentin sul sole 24 ore (clicca qui), “tali…
E anche il 2015 volge al termine. Un anno di lavoro intenso per noi de La Bissa. Dodici mesi che hanno visto una forte attenzione della redazione su ogni fronte operativo, dalla riedizione grafica del sito alla rivisitazione in meglio di contenuti e collaborazioni, dal forte impegno sulla crescita ragionata dei lettori al lavoro sui social e blog collegati. Una azione tesa esclusivamente al miglioramento continuo. E i risultati non si sono fatti attendere, anzi, sono andati oltre le più rosee previsioni portandoci direttamente a farci la domanda delle domande: ed ora? L’evoluzione dal blog alla testata d’opinione ben radicata sulle questioni insubriche di maggiore interesse c’è stata e quindi, forse prima del previsto, bisognerà valutare le opzioni, e sono diverse quelle sul tavolo, per ulteriormente migliorare, crescere, allargare interessi e quant’altro. Sarà il grosso del lavoro per il 2016. Vi terremo ovviamente informati sulle decisioni e sugli sviluppi. Intanto…
Natale è festa della luce. E l’illuminazione urbana è un elemento chiave per il gradimento dei turisti. Pensate ad esempio alla cultura delle luci urbane nel Nord Europa. Per Parigi e Londra le luci nel contesto urbano sono da sempre fattori fondamentali dell’esperienza turistica. Milano sta investendo massicciamente sul business turistico. La preoccupazione principale è quella di far proseguire i risultati importanti conseguiti con l’Expo. Però credo che la città debba ancora attrezzarsi. Innanzitutto non ha ancora una immagine chiara, un posizionamento che guidi le scelte dei visitatori. Riprendendo un concetto dell’assessore regionale Mauro Parolini si potrebbe dire che ha una immagine più chiara l’area del Lago di Garda. Pertanto ci vorrà una strategia articolata ed efficace di posizionamento del brand Milano e di comunicazione dei suoi elementi chiave. Colpisce invece in questi giorno quanto siano misere e banali le luci che dovrebbero adornare l’ambiente urbano.  L’outdoor contrasta con l’indoor…
Nel mese di giugno del 1816, esattamente il giorno 14, un decreto del Governatore della Lombardia riconosceva a Varese il rango di città. Il successivo 6 luglio quel decreto entrava in vigore. Al riguardo ho chiesto alla amicae valentissima storica Ivana Pederzani un primo intervento al fine di inquadrare l’accadimento che la città certamente celebrerà con gioia e particolare articolazione di eventi. Varese “villa di delizia”: da borgo a città (1816) di Ivana Pederzani Antico borgo commerciale dello Stato di Milano famoso per i suoi traffici, i suoi mercati e la sua fiera annuale di bestiame, tra Seicento e Settecento Varese divenne anche ameno luogo di villeggiatura per la nobiltà milanese e non solo da sempre presente in questa zona: i Mozzoni gli Orrigoni, i Dralli, i Frasconi, i Litta- Biumi, i Serbelloni, i Bossi, i De Cristoforis, gli Alemagna, i Menafoglio, i Melzi e i Molinari. Nel 1756 Nicolò…
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