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Patrizia Kopsch

Patrizia Kopsch (4)

di Patrizia Kopsch* Difficile commentare quanto sta accadendo nel mondo senza cadere nella retorica o nell'ovvio, tuttavia è già da tempo che desideravo dire qualcosa sui temi della violenza in Rete. La molla è saltata questa mattina quando ho letto la notizia dell'Ansa sul furto dell'account twitter del Ku Klux Klan attuato da Anonymous. Scopo del furto, contrastare le minacce del Klan nei confronti dei manifestanti di Ferguson. Lo scontro sociale si sposta sul web o forse è meglio dire che si è già spostato da tempo sulla Rete. Dal reale al virtuale, la guerra di religione, il razzismo, i movimenti di piazza sembrano non poter più esistere senza il loro "doppio digitale".
di Patrizia Kopsch* Promuovere l’accessibilità ai media da parte dei disabili al centro di un convegno Corecom a Palazzo Pirelli: abbattere le web-barriere è una priorità. Mi ha colpito proprio in questi giorni visualizzare, accanto alla diretta streaming degli eventi in programma nell'ambito dell'Innovation Week, la "traduzione" simultanea dell'operatrice tecnica della comunicazione Lis (lingua italiana dei segni). E' un gesto di civiltà ma soprattutto un segnale forte nei confronti di tutti gli operatori della Rete affinché si adeguino a quelli che, a mio avviso, sono standard di qualità oltre che manifestazioni di un'attenzione nei confronti dei non udenti e più in generale delle persone con disabilità.
di Patrizia Kopsch* ovvero “rischi e opportunità del web 3.0 e delle tecnologie che lo compongono”. Mi avevi già convinto al “ciao”. È iniziata così questa recensione, quasi per scherzo, con un tweet nel quale mi chiedeva di fargli sapere cosa ne pensavo del suo libro. Rudy Bandiera, difficile definirlo: leggenda del web? Evangelist? Sicuramente una di quelle figure professionali che dieci anni fa neanche te le sognavi. Eppure eccolo qui, Smart Italia gli ha regalato una vettura rispondendo a una sua digital boutade divenuta virale con l’hashtag #unamacchinaperRudy. “Niente male - ho pensato apprendendo la notizia - guarda fino a che punto i social media ed il personal branding sono arrivati nel giro di un tempo infinitamente breve rispetto a quello del marketing tradizionale”. Chissà fino a quali livelli la visibilità conquistata sul web dilagherà nel mondo reale, forse fino a integrare vita reale e vita virtuale in profondità, creando…
di Patrizia Kopsch* Lo scorso mese di marzo la Camera ha bocciato le quote rosa, il meccanismo che alle prossime elezioni avrebbe potuto garantire un’adeguata presenza femminile nel Parlamento italiano. Alcune rappresentanti del sesso femminile hanno visto nell’emendamento, sottoscritto in modo trasversale da molte parlamentari di tutti gli schieramenti, un tentativo di far divenire le donne una sorta di “specie protetta”. Altre invece, constatano tristemente l’arretratezza culturale del nostro Paese che viene ben rappresentata anche sui banchi di Montecitorio ma non solo. In effetti, io credo che nonostante le battaglie del movimento femminista negli anni ‘60 e le grandi conquiste delle donne da allora fino ad oggi, ci troviamo ancora a confrontarci con una sorta di discriminazione verso il sesso femminile.

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