Claudio for Expo

ICH Sicav

 

Innovazione

Innovazione (220)

«Per avere una start -up di successo bisogna avere un’idea valida, un business plan altrettanto chiaro e valido e la capacità di saper sintetizzare entrambi, in maniera convincente, nel breve lasso di tempo di un viaggio in ascensore. Sperando che il nostro potenziale investitore abbia un ufficio tra i piani alti di un grattacielo». Parte da qui Daniel Glazer, partner della Law Firm Fried Frank’s Technology Transactions Group nel mettere in chiaro quali sono le fondamenta di una start-up. L’occasione è il seminario tecnico, organizzato, ieri a Milano, da SelectUsa (l’agenzia per l’attrazione degli investimenti esteri negli Stati Uniti), per spiegare, a un parterre di startupper più e meno giovani, che se si vuole crescere negli Usa, conviene aprire una società di diritto americana e, dunque, quali sono gli aspetti fiscali, legali, ma anche il visto che serve.                        …
L’eredità di Expo 2015 si può racchiudere, anche, in un numero: 350. Tante sono le start up del settore agroalimentare censite dal Future Food Institute, in un’analisi svolta in occasione dei sei mesi dell’esposizione universale. Un microcosmo che si rigenera all’interno dell’industria italiana del food, guadagnando nicchie in un mercato che vale già oggi 135 miliardi di euro. Qualche esempio, solo per restare tra le imprese comparse a Milano? Dall’agricoltura di precisione sui vitigni di GaiaG all’etichetta intelligente di Viveat, dal mercato online di eccedenze lanciato da MyFoody alla frontiera delle consegne di cibo via smartphone. Il dominio, almeno a livello tematico, resta al binomio agritech-sostenibilità: ne fanno parte il 32% delle imprese registrate nell’elaborazione, una quota molto più massiccia di quella rilevata per sharing economy (20%), e-commerce e distribuzione (12%), sicurezza e tracciabilità e salute (entrambe all’11%), super food (9%) e retail (5%). Le percentuali permettono però solo una…
Milano è l’indiscussa capitale delle startup a sud delle Alpi. Ma, nonostante i numeri promettenti, la piazza non decolla, troppi gli ostacoli, i problemi, le incongruenze che penalizzano la crescita di questo segmento di aziende. La ragioni sono in gran parte note, ma è meglio ogni tanto ricordarle. A tal fine pubblichiamo un bel articolo di Elisabetta Andreis per il Corriere della Sera. Alla politica, alle istituzioni, agli opinion leader la responsabilità di intervenire ed elaborare soluzioni e risposte. L’uscita dal tunnel della crisi e il futuro lavorativo ed imprenditoriale delle generazioni più giovani passa da qui (n.d.r.). Milano nascono decine di aziende innovative ogni giorno. Il problema è che si accontentano di crescere in modo lineare, invece che ricapitalizzarsi per accelerare e fare la grande scommessa. Hanno troppa paura di fallire». Per Stefano Mainetti, consigliere delegato del Polihub, l’incubatore del Politecnico, il settore delle medio-piccole imprese è ancora stagnante…
Lombardia ed Emilia Romagna in testa, seguite dal Lazio. Ma sul fronte dell’innovazione tutto il Paese è in continuo fermento: sono 5.154 le start up innovative italiane. La conferma arriva dalla prima piattaforma web interattiva delle neo imprese ad alto contenuto di innovazione. L’ha realizzata e lanciata Aster, il consorzio pubblico-privato dell’Emilia Romagna per la ricerca e sviluppo e per il trasferimento tecnologico (http://www.aster.it/tiki-index.php?page=startupinnovative). Una mappa completa, suddivisa per regione e provincia, consente di conoscere, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, grazie a dati sempre aggiornati, cosa si muove nel mondo della nuova imprenditoria che scommette sulle avanguardie tecnologiche. Natura giuridica, fatturato, numero di addetti, investimento in ricerca e sviluppo, settore di attività sono solo alcuni esempi. Il primato del numero di start up spetta alla Lombardia (dove se ne contano 1.127), ma sul podio ci sono anche Emilia Romagna (al secondo posto con 577) e Lazio (502). Anche le regioni…
Di seguito la trascrizione dell’intervento di Alfredo Romeo al convegno Real Estate Winter Forum, tenutosi a Milano il 28 gennaio 2016. Invio i miei saluti all’intera comunità del Real Estate italiano, molto rammaricato di non poter partecipare per un improvviso impedimento. Tenevo molto a questa occasione di incontro a cui avrei partecipato come presidente di IFMA-Italia e presidente dell’Osservatorio Risorsa Patrimonio-Italia che, promosso dal Gruppo Romeo con l’associazione di CNR, Nomisma e Cresme-Consulting, vuole essere un centro di ricerca di riferimento per il nostro comparto, perché coniuga lo sviluppo di nuovi modelli applicativi gestionali, integrati ed economicamente auto-sostenibili, con ricerca e proposizione di grandi riforme normative e amministrative. Il mio intento era, ed è, quello di aprire un dibattito e un confronto serio di tutti noi, su un concetto per me fondamentale: le città sono il vero volano economico per il futuro del Paese. E che, con il territorio urbano nel…
Da una parte quello della Piccola Industria nazionale di Confindustria, guidata dal Presidente Alberto Baban. Dall’altro quello dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. È a doppio logo la missione che una delegazione di imprenditori italiani sta svolgendo in questi giorni in California. Un trentina di titolari d’impresa in rappresentanza del mondo delle piccole e medie imprese legate al Sistema Confindustriale che stanno partecipando ad un vero e proprio study tour diviso in due macro-tappe: ·        la visita all’International Consumer Electronics Show 2016 (CES) a Las Vegas: la più importante fiera internazionale dell’elettronica di consumo in cui vengono presentate tutte le novità e i trend del mondo dell’elettronica nelle sue diverse declinazioni; ·        il tour nella Bay Area di San Francisco, dove attraverso visite ad aziende all'avanguardia che hanno adottato metodi di lavoro innovativi e attraverso incontri con imprenditori e docenti universitari, la delegazione…
Biometano da biogas, biometano dai rifiuti organici, ecco cosa accade nell’innovativo impianto realizzato a Cavenago Brianza (MB) dal tandem di ricerca e applicazione sul campo composto da Cem Ambiente e Università di Milano-Bicocca. Biometano dai rifiuti organici A otto mesi dalla prima sperimentazione, a dicembre 2015 è stato inaugurato il prototipo di impianto industriale che vede come protagonista una tecnologia nuova, tutta da testare e verificare sul campo, che ottiene biometano da biogas. Si chiama Smart upgrading e “lava” il biogas eliminando la CO2 per ottenere metano. Detto, sì, perchè la tecnologia ha dato ottimi risultati ai ricercatori del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca, ora tocca vedere se saranno confermati, in condizioni reali di lavoro. Ecco perché questo prototipo e il ruolo di CEM Ambiente che lo ospita nella sua ex discarica a Cavenago Brianza per sperimentare come sia possibile avere biometano da biogas con lo smart…
Nella sua strategia di innovazione e di trasformazione digitale Poste Italiane avvia la collaborazione con Digital Magics, business incubator italiano, quotato sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana (simbolo: DM), che offre supporto alla nascita e alla crescita di startup digitali e alle imprese, fornendo servizi di consulenza sui programmi digitali. L’accordo di Open Innovation con Digital Magics costituisce anche un nuovo tassello del programma di trasformazione aziendale che colloca il cliente al centro delle strategie di sviluppo. Il progetto fornirà a Poste Italiane l’opportunità di dare supporto all’imprenditorialità digitale del Paese, stimolando la nascita di nuove aziende e la creazione di posti di lavoro, facendo di Poste Italiane un catalizzatore dell’innovazione digitale. La partnership prevede che Digital Magics realizzi un monitoraggio costante ed esteso sul mondo delle startup per dare visibilità alle principali soluzioni innovative che emergono dal mondo delle imprese digitali, analizzandone la potenziale applicabilità ai processi e…
"La prospettiva di 50 miliardi di oggetti connessi in rete dà il senso dell’enorme opportunità per l’industria italiana, sia come fornitrice di soluzioni IoT (Internet of things ndr) che come utilizzatrice. E Silicon Valley è il luogo dove molte di queste opportunità si materializzeranno: italiani, tenete un occhio su ciò che avviene qui." L'affermazione di Flavio Bonomi, Cisco Fellow, Vice President, Head of Advanced Architecture and Research, fondatore di IoXWorks e Nebbiolo Technologies e pioniere con quest'ultima del Fog computing, tecnologia abilitante dell’Internet of Things (IoT), rappresenta il focus dell'evento organizzato dall'Unione degli Industriali della Provincia di Varese intitolato "L’Internet of Things può rilanciare il manifatturiero italiano passando dalla Silicon Valley". L’appuntamento è per giovedì 17 dicembre 2015 dalle ore 15.00 alle ore 17.00, all’Auditorium della LIUC - Università Cattaneo (Corso Matteotti, 22 - ingresso da Piazza Soldini, 5)   La forza dell’Italia nelle attività manifatturiere – il nostro è…
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