Claudio for Expo

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Think tank (217)

Abbiamo discusso molto su La Bissa del futuro di Milano, delle potenzialità e delle sfide da vincere nei prossimi anni (vedere articoli in sezione Editoriali). Sicuramente anche noi siamo da inserire nella folta schiera di Milano-ottimisti. Si, è vero, siano in tanti, ma non sempre facciamo rete e sinergia tra idee e proposte. Ospitiamo a tal fine un articolo di Giacomo Biraghi, esperto internazionale di strategie urbane, pubblicato originariamente su Centodieci, il magazine di Mediolanum Corporate University* (n.d.r.). Se confrontiamo la Milano del 2000 con lo stesso territorio urbano quindici anni dopo, nell’anno di Expo 2015, ci rendiamo conto di quanto la città metropolitana lombarda sia entrata in una nuova dimensione: non gioca più nella serie di Berlino, Barcellona, Manchester ma si è trovata in un inedito terreno di gioco, tra le città globali come New York, Londra e Singapore. Certo una condizione fortunata, una sorta di “età dell’oro” meneghina…
Dal progetto alla fattibilità. Milano vuole tornare una città d’acqua, così come lo era fino a circa un secolo fa prima dell’interramento dei più celebri dei canali lombardi: i Navigli. Dopo lo studio di fattibilità commissionato dal comune di Milano al Politecnico si passa ora a parlare di piano finanziario e di strategia per trasformare una bel sogno in realtà. Intanto qualcosa già si muove, i fondi per separare il Seveso dal canale Martesana, passaggio indispensabile per riportare le acque pulite nella Cerchia quando sarà riaperta, ci sono.  Sono stati infatti stanziati venti milioni nel piano triennale delle opere pubbliche. Poi c’è già il progetto concreto di una riapertura di alcuni brevi tratti, come la conca di Viarenna, in prossimità della Darsena, e delle poche centinaia di metri che dividono Cassina de Pomm a via Carissimi, ipotizzata dalla vicesindaco Ada Lucia De Cesaris. La Martesana, che poco più a Nord scorre nel…
“Io in quella marmellata non ci entro”. Le mani nella marmellata Salvini invece le tiene nella Lega. La marmellata che non gli va giù è un’altra, il nascente fronte del movimento del partito repubblicano. Lui non ne vuol sapere. E’ già disprezzo e distacco sul post Forza Italia e annessi. Eppure c’è un altro leghista, Marco Reguzzoni, a tracciare le ragioni di un’alleanza del Nord per unire le forze del centrodestra. E’ stato muto per anni, se torna a parlare è perché uno come lui ha capito che cambia il vento. Lo ha spiegato bene in due righe l’altro giorno in un’intervista a VareseNews, vivace quotidiano online attento alle novità. Spiega Reguzzoni: “Ma si sono accorti che in Italia è cambiata la legge elettorale? Per chi si occupa di politica dovrebbe esser chiaro, ma ho qualche dubbio che si stia facendo quello che serve per contrastare il partito unico”. Solo due…
Durante l'AGA Meeting che si svolgerà a Milano dal 20-22 Maggio i delegati delle Fondazioni internazionali ospiti visiteranno alcuni dei tanti progetti che Fondazione Cariplo ha realizzato in questi anni. Un'occasione per far conoscere al network dei filantropi queste attività e confrontarsi sull'innovazione sociale, gli impegni futuri e la filantropia che verrà. CITTA' OLINDA: RICONVERTIRE UN OSPEDALE PSICHIATRICO IN UNA COMUNITA' Città Olinda è un progetto collettivo nato nel 1994 con l’obiettivo di riconvertire gli spazi dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Milano rendendoli luoghi fortemente aperti alla città e allo stesso tempo opportunità di inclusione per persone con problemi di salute mentale. Città Olinda può essere considerata oggi una sorta di sistema culturale locale integrato, che organizza percorsi di inserimento lavorativo per adulti con problemi di salute mentale, residenze teatrali per artisti italiani e stranieri, laboratori di musica e teatro con i giovani, feste di quartiere e giardini comunitari. A Città…
Dopo alcuni nostri recenti editoriali sull'argomento nuovi investimenti esteri, soprattutto in ambito industriale, ecco un articolo con numeri e prospettive a firma Marzio Bartoloni, pubblicato il 15 maggio su il Sole 24Ore e che volentieri condividiamo. La grande fuga è finita. L'Italia sta tornando gradualmente sui radar degli investitori esteri dopo che nel 2012, l'anno dei fantasmi del default, il flusso di investimenti diretti esteri (ide) si erano praticamente azzerati. Nel nuovo rapporto «Italia multinazionale» l'Ice, l'agenzia per l'internazionalizzazione, ricorda come i flussi in entrata sono passati dai 0,09 miliardi di dollari del 2012 a 17 miliardi nel 2013 e il presidente Riccardo Maria Monti si attende per il 2014 un ulteriore aumento fino a superare 20 miliardi con «una forte accelerazione nel 2015». «Negli ultimi 24 mesi l'Italia è tornata ad attrarre investimenti», ha assicurato ieri Monti. Anche se il gap da recuperare è grande: il nostro rapporto tra…
Nell’anno dell’expo e dell’ottimismo, della più che probabile ripresa economica, della Milano ad alta visibilità sulle pagine dei giornali di tutto il mondo, non potevano mancare all’appello decine e decine di articoli di molti milanesi doc o di adozione, in gran parte autentiche dichiarazioni d’amore per la città di nascita o di adozione. Li trovate facilmente di tanto in tanto nei principali quotidiani e periodici meneghini e non solo, tra questi scegliamo per voi un simpatico scritto di Aldo Nove pubblicato su L’Espresso qualche mese fa (*). Milano è bellissima, ma non diteglielo Milano è bellissima ma non vuole che si sappia. Probabilmente non è molto milanese esserlo. Certo non è milanese ostentarlo. Milano è bellissima ma che non lo si dica, per carità, non sarebbe serio. È troppo forte la sua natura di città funzionale, la sua storia di città “dove si va per lavorare”. Milano non ha tempo per…
Pubblichiamo il commento di Alessandro Vedani, già sindaco di Buguggiate (VA) e Senatore nella passata legislatura, all’jntervento dell’On. Giancarlo Giorgetti (Lega Nord) tenuto in aula il 4 maggio in occasione della votazione sull’italicum (n.d.r.). Link intervento Giorgetti: https://www.youtube.com/embed/4xrYl85CLzs Bel discorso Giancarlo, condivisibile in pieno. Però non è roba fresca. Per quanto ho recepito personalmente negli ultimi anni, l'animale parlamentare é preoccupato prevalentemente della propria sopravvivenza ed è ben propenso alla transumanza, a stare nel gregge ove il pastore di turno possa garantirgli rigogliosi pascoli. Tira una brutta aria, ma tira da mo'... Basti pensare a come è cambiato ultimamente il modello gestionale dei partiti che poi è il riflesso delle impostazioni della legge elettorale che serve per dare un posto ai politici, come dici tu. Prendendo in considerazione la Lega, si è passati da un oligopolio belleriano dotato di qualche contrappeso interno, all'assoluta impostazione verticistica e personalistica. Qualcuno si ricorderà…
Dallo scontro tra Tosi e Salvini la Lega ne esce male, malissimo. Una prova ai limiti dell'autolesionismo ne ha compromesso l'immagine dei suoi leader e la loro maturità agli occhi degli elettori. Nella migliore delle ipotesi è stato uno show che la tv berlusconiana potrebbe trasformare in format: “Il dilettante è servito”. Da dieci giorni i botta e risposta si ripetono uguali a se stessi, con un'ottusità, una incapacità di dialogo e un arroccamento su una (falsa) coerenza – l'anticamera di ogni impresa con esiti funesti: in politica, avrebbero detto i democristiani, la coerenza esiste solo per i discorsi ufficiali o i comizi - che tende in tutti i modi a nascondere i veri termini della questione. E la questione, peraltro elementare, è che lo scontro tra i due co-leader, Salvini e Tosi, era già in nuce al momento dell'elezione del neo segretario, seppellito e rinviato a data da destinarsi…
Per quanto concerne le misure non convenzionali di politica monetaria, è giunto il momento di concentrarsi sulla loro attuazione (il cosidetto Quantitatve easing, n.d.r.). Dando seguito alle decisioni del 22 gennaio scorso, inizieremo ad acquistare, il 9 marzo, titoli del settore pubblico denominati in euro nel mercato secondario. Proseguiremo inoltre con gli acquisti di attività cartolarizzate (asset-backed securities) e obbligazioni garantite avviati lo scorso anno. Come menzionato in precedenti occasioni, gli acquisti mensili di titoli dei settori pubblico e privato ammonteranno in totale a 60 miliardi di euro. Secondo le intenzioni, saranno effettuati sino alla fine di settembre 2016 e in ogni caso finché non riscontreremo un aggiustamento durevole del profilo dell’inflazione, coerente con il nostro obiettivo di conseguire tassi di inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine. Ulteriori informazioni su alcuni aspetti dell’attuazione del programma di acquisti di titoli del settore pubblico saranno divulgate alle…

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