Claudio for Expo

ICH Sicav

 

Think tank

Think tank (217)

di Stefania Piazzo* Ogni volta è un record. L’ultimo, quello del debito, è di 2,1 miliardi in più, secondo Banca d’Italia. Poi ci fanno sapere che il debito delle amministrazioni centrali è cresciuto (ma come, e la spending review?), che quello delle amministrazioni locali è diminuito (col patto di stabilità, i conti sono morti), e che stavamo insomma meglio quando stavamo peggio. A questo punto, cosa c’è di buono da salvare? L’altra sera, chi ha fatto zapping su Millennium, Rai Tre, ha appreso del sondaggio di gradimento Renzi dopo 6 mesi di governo. La maggioranza è delusa, ma attenzione bene, la sfiducia del sondaggio non arriva da quel che resta del Nord produttivo, bensì dal Mezzogiorno.
di Alberto Crepaldi* Il premier Renzi è stato ieri in visita ai cantieri dell’Expo e sicuramente, tra battute, selfie e strette di mano non ci sarà stato modo di approfondire un tema di non poco conto: Expo2015 spa, società partecipata da MEF, Regione Lombardia, Comune e Provincia di Milano, Camera di Commercio e incaricata di realizzare e organizzare l’Expo, presenta infatti conti pesantemente in rosso. Perdite che raggiungono nel complesso quota 32,8 milioni di euro, costi del personale in crescita del 28 per cento, presenza di 69 figure apicali su 155 dipendenti, 20 milioni di spese per servizi e consulenze, disavanzo stimato per il 2014 pari ad almeno 124 milioni. Sono alcuni dei numeri che emergono dall’esame del bilancio 2013.
di Elisabetta Calegari* In un mondo che cambia velocemente anche le città devono fare la loro parte. E una parte attiva. Non basta seguire i cambiamenti: per non subirli, occorre anticiparli e cercare di sfruttarli a proprio vantaggio. Sono molte, infatti, le città europee che si vedono costrette a rivedere e a ricostruire la propria ‘vocazione’. Il Canton Ticino non fa certo eccezione. Basti pensare a Lugano, che da city finanziaria, si sta trasformando in centro internazionale di commerci e servizi e in location residenziale, o a Locarno, che ha dovuto rivedere una vocazione turistica tradizionale, ormai superata, per vestire i panni di polo culturale e di intrattenimento. Insomma occorre ‘cambiare pelle’ e anche Bellinzona comincia a non ritrovarsi più nel vecchio stereotipo di città degli ‘statali’.
di Lidia Sella* La casta parassita dei politicanti è un'idra dalle mille teste, un mostro tentacolare: parlamentari, apparati dei partiti e dei sindacati, ma anche sindaci, giunte comunali, burocrati e nullafacenti delle partecipate… tutti diligenti complici dell'oppressione culturale e fiscale che tiranneggia e impoverisce la nostra gente. Gli amministratori locali sono infatti la cinghia di trasmissione necessaria al sistema mediatico-finanziario per raggiungere e colpire il singolo cittadino, obiettivo finale della globalizzazione.
di Alberto Mingardi* Il servizio sanitario, in Lombardia come altrove, è ampiamente perfettibile. E tuttavia la nostra Regione appare in grado di garantire cure di elevata qualità, a fronte di un impegno non superiore al 5% del suo Pil. Che quello lombardo sia un «modello» ce lo conferma un dato: siamo la Regione che più attrae pazienti da altre Regioni. Questo felice stato di cose è possibile in virtù della particolare interpretazione che la Lombardia, nel 1997, ha dato delle «riforme» della sanità italiana. Mentre a livello nazionale, attraverso le Asl, lo Stato produce, eroga e controlla tutte le prestazioni, da noi aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere sono state mantenute distinte.
di Raffaele Nurra Da tempo le sorti della ex Caserma Garibaldi e più in generale del comparto di Piazza Repubblica, incolpevoli simboli di decadenza urbana e culturale, incontrano l’interesse di molti varesini che, non senza qualche preoccupazione, si interrogano, davanti ai più disparati proclami che si sono succeduti, se sarà o meno la volta buona, se finalmente una qualche soluzione è stata pensata. La demoliranno o no? Teatro, Centro culturale o Biblioteca? Stante i soggetti che la frequentano meglio il Comando della Polizia Locale o una Caserma dell’Esercito con tanto di carri armati e rampe missilistiche?
In queste giornate drammaticamente segnate dal riesplodere del conflitto israelo-palestinese e dal moltiplicarsi di focolai di guerra e di violenza in diverse aree del pianeta, riproponiamo una riflessione del Cardinale Carlo Maria Martini pubblicata sul Corriere della Sera il 27 agosto 2003. “Torno da Gerusalemme – scrive Martini – avendo ancora negli orecchi il suono sinistro delle sirene della polizia e delle ambulanze dopo il terribile attentato di martedì 19 agosto. Ma ciò che sempre più ascolto dentro di me non è soltanto il dolore, lo sdegno, la riprovazione, che si estende a tutti gli atti di violenza, da qualunque parte provengano. E’ una parola più profonda e radicale, che abita nel cuore di ogni uomo e donna di questo mondo: non fabbricarti idoli!
di Renato Scapolan* Ringrazio subito il Governatore della Lombardia, Roberto Maroni, per essere in mezzo a noi in un momento che non esito a definire “drammatico”: come ben sappiamo, il ruolo ed il prezioso impegno del nostro ente a favore del sistema economico varesotto sono fortemente a rischio. Occorre mettere tutta la nostra forza e la nostra determinazione, per far sì che chi può decidere - a livello parlamentare - indirizzi verso modelli sempre più pregnanti per le economie dei territori quella che, ne sono convinto, può ancora essere una riforma (e non un azzoppamento) del Sistema Camerale. Il Sistema, da parte sua, ha già elaborato una proposta di profonda razionalizzazione, che prevede, tra l'altro, percorsi di accorpamento ed introduzione di costi standard. Una misura, quest'ultima, in grado da sola di portare risparmi a regime pari a 300 milioni di euro.  Noi tutti sappiamo bene la portata dell'impegno della Camera…
di Michele Graglia Obiettivo primario per una Università dovrebbe sempre essere quello di fornire conoscenze funzionali alle esigenze della società civile. A maggior ragione questo vale per una realtà accademica come LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza, nata all'inizio degli anni '90 per volontà della Unione Industriali della provincia di Varese e grazie alla capacità e alla lungimiranza di un gruppo di imprenditori. Se poi il ciclo economico attraversa uno dei periodi più deboli e complessi della storia moderna, diventa obbligatorio "reinventarsi la mission" per proporre al sistema produttivo nuove strade e nuove prospettive di sviluppo. Da queste valutazione è nato, in LIUC, SmartUp.

Claudio for Expo

ICH Sicav

 

 

 

 

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.

Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Per saperne di piu'

Approvo

Scrivi alla Redazione

Puoi scriverci al seguente indirizzo:

[email protected]

 

 

 

Seguici anche su:

Realizzato da: Cmc Informatica e Comunicandoti