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Editoriale

Editoriale (428)

Qualcuno si ricorda della Regio Insubrica? Credo nessuno, vista la scarsa visibilità e utilità della comunità di lavoro transfrontaliera creata molti anni fa e da altrettanti sul binario morto. Pronta ad essere seppellita nel cimitero degli elefanti politici, dove abbondano enti ed istituzioni inutili, occasioni perse, belle idee rimaste tali. Una casistica in genere tristemente accomunata solo dallo spreco di denaro pubblico. Nel caso della Regio le pietre tombali sono state due: la caratteristica di essere comunità transfrontaliera e la strumentalizzazione politica. Nel primo caso, se non ci sono precisi accordi tra nazioni, un quadro chiaro di riferimento all’interno del quale potersi muovere, queste istituzioni restano semplici tavoli in cui discutere amabilmente del sesso degli angeli. Nel secondo caso è chiaro a tutti che le bandierine apposte dalle due leghe, dei Ticinesi in Svizzera e Nord in Italia, abbiano tarpato le ali alle migliori ambizioni insubriste che, per essere credibili,…
E alla fine Matteo Salvini ha fatto sapere di non essere disponibile a correre per la poltrona più importante di Palazzo Marino. Il numero uno della Lega punterà tutto sulle elezioni politiche prossime venture nel caso queste fossero anticipate al 2016. Viceversa, come nella migliore tradizione dei giri di valzer politici, ad inizio del prossimo anno, qualora si capisse che il governo Renzi o formule simili dovessero reggere fino a scadenza naturale nel 2018, solo allora un’eventuale candidatura Salvini potrebbe ritornare in auge. Nel frattempo meglio togliersi di mezzo per evitare che si crei il sospetto di prendere in giro Milano utilizzandola come merce di scambio per la conquista della leadership del centrodestra, ma anche sfruttare questa manovra diversiva per smascherare ancora una volta la pochezza di quello che fu il Pdl e quindi farsi ritenere ancora più indispensabile negli snodi politici cruciali del prossimo triennio. Tattica da manuale della…
E alla fine il corto circuito tra sud e nord della frontiera insubrica si è verificato, era nell’ordine delle cose, era solo una questione di tempo e siamo sicuramente solo all’inizio di una diatriba dagli sbocchi imprevedibili. Ed era altrettanto facilmente immaginabile che il casus belli riguardasse ancora una volta i frontalieri, categoria diventata abituale capro espiatorio o strumento ad uso e consumo di qualsiasi battaglia politica in Ticino specialmente quando risultati e successi sugli altri argomenti latitano. “Se Norman Gobbi continua con questa ostinazione, io penso di dire ai lavoratori lombardi: facciamo una prova, per un mese non andiamo a lavorare in Svizzera. Vi pago io lo stipendio. E poi vediamo cosa succede”. L’ha detto alla Rsi, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni in risposta al numero uno del governo ticinese, Norman Gobbi (Lega dei Ticinesi) che da tempo parla di chiudere le frontiere con l’Italia per mettere…
La vicenda greca e il futuro dell’euro non solo hanno sconvolto l’Europa e tenuto banco per le conseguenze pratiche sulla vita di ciascuno di noi, ma hanno portato all’attenzione di tutti una questione ben più importante, ossia la relazione tra politica e finanza. Mai come oggi appaiono pericolose le relazioni tra questi due universi, una disputa che ha già un vincitore sul campo: la finanza. La politica europea appare ancora una volta debole, divisa, intempestiva, di scarso livello qualitativo, poco trasparente. Una drammatica battaglia che si sta combattendo sulla testa di tutti, dell’Europa, politici compresi. Quando parliamo di finanza, ci riferiamo a quelle pletoriche, potentissime e ricchissime istituzioni finanziarie e bancarie globali che hanno le mani ovunque, in qualsiasi settore, attività caritatevoli incluse, che hanno bisogno della politica e delle istituzioni come l’aria, innanzitutto per modellare o piegare legislazioni e politiche ai loro interessi. Il più delle volte in un…
A giugno comincia l’estate e con lei prende avvio il grosso del programma delle feste leghiste, anticipate dal raduno di Pontida, immancabile ed imperdibile appuntamento cult per le folle padane. E’ l’occasione per guardare da un’altra angolazione l’universo della Lega Nord, o meglio dal di dentro, un fenomeno che sembrava destinato all’estinzione dopo il recente periodo degli scandali e il declino di Umberto Bossi e che invece ha ritrovato insperato vigore con l’ascesa di Matteo Salvini. Sono feste e raduni a sfondo politico, ma in realtà l’obiettivo è un altro. Il canovaccio principale, in parte inalterato da decenni, rispetta i canoni delle feste da strapaese e dell’amicizia intorno alla tavola e, solo o quasi come un contorno, sono inseriti momenti di riflessione e analisi politica. Certamente non mancano mai i comizi, le tavole rotonde e i convegni, c’è sempre l’occasione per incontrare facilmente amministratori locali, parlamentari e quadri di partito,…
E’ stato presentato questa mattina 26 giugno a Milano in Piazza San Fedele, alla presenza del sindaco Giuliano Pisapia e del cardinale Angelo Scola, il progetto Archivio della Fondazione Carlo Maria Martini. Grazie alla partnership con la Fondazione Unipolis, prende avvio un progetto pluriennale che ha l’obiettivo di far conoscere e di attualizzare il patrimonio di pensiero e di opere di Carlo Maria Martini. La fecondità del magistero spirituale del Cardinale, a quasi tre anni dalla sua scomparsa, sarà restituita anche dalle testimonianze video – appositamente raccolte – di illustri personalità della cultura, della comunità ecclesiale, di amici e collaboratori che hanno condiviso con Martini un tratto di strada. I video integrali e tutti i materiali raccolti saranno via via resi disponibili su www.fondazionecarlomariamartini.it Chiunque abbia conosciuto e frequentato di persona e per i più svariati motivi il Cardinale Carlo Maria Martini ne ha sicuramente ricavato impressioni ben differenti da…
Giugno è il mese in cui si tengono la gran parte delle assemblee delle associazioni di categoria, di settore, territoriali e datoriali in genere. Per quanto riguarda i comparti industriali principali e il territorio di nostro interesse, questo giornale da e ha dato sempre ampio spazio a questi eventi, fondamentali ed importanti per darsi una idea precisa della situazione attuale italiana e locale e per analizzare le prospettive in merito. Specialmente in una temperie eccezionale come quella che viviamo, alla fine di una delle peggiori crisi globali della storia e di una delle più persistenti recessioni. E’ già possibile tirare delle conclusioni dopo aver ascoltato o letto molte relazioni dei presidenti delle suddette associazioni. Un minimo comune denominatore è possibile trovarlo in una richiesta, o meglio in un grido, peraltro già sentito più volte negli ultimi anni, ma oggi sembra più pressante del solito proprio perchè siamo di fronte ad…
Una smentita è una notizia data due volte, recita una regola aurea del giornalismo. Ma quando la notizia si smentisce a ripetizione significa che stiamo girando intorno a qualcosa di concreto. Stando alle dichiarazioni degli interessati, il Patto del Nazareno è morto e sepolto, il corso degli eventi mostra però una realtà ben diversa. Torniamo indietro di un anno. In soldoni, il vecchio patto implicava la trasformazione del Pd in forza politica socialdemocratica con la contestuale scissione della minoranza interna, una chiusura ad alleanze a sinistra e la costruzione di un partito destinato ad interagire con il fronte moderato, mentre come contraltare Silvio Berlusconi avrebbe affossato Forza Italia trasformandola in un soggetto politico ad personam di fedelissimi, tipo Forza Silvio, più limitato nei numeri, ma più che sufficiente per fare l’ago della bilancia e soprattutto utile per fare la stampella esterna del governo Renzi, condizionandolo quel tanto che bastava per…
Dopo la recente débacle elettorale di Renzi e del Pd, a tenere banco dall’altra parte della barricata non è, come dovrebbe essere, il dibattito sulle emergenze nazionali e come risolverle, ma due prese di posizione “estreme” dei principali oppositori del governo. Beppe Grillo che in un tweet scrive: “Roma invasa da topi, spazzatura e clandestini” e Matteo Salvini che se la prende addirittura con il Papa reo di aver invitato tutti a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta ai migranti che cercano una vita, una famiglia e di essere custoditi. Il leader del Carroccio risponde infatti polemicamente: “quanti rifugiati ci sono in Vaticano?” Oltre ad indire inutili e faziosi sondaggi sul web per chiedere ai sui elettori se stanno dalla parte del Papa o dalla sua. Questo per quanto riguarda il problema degli immigrati, ma se allarghiamo l’orizzonte ad Europa, economia, fisco, pensioni, lavoro,…

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