Claudio for Expo

ICH Sicav

 

Editoriale

Editoriale (429)

Una Legge di Stabilità più di destra che di sinistra quella che Palazzo Chigi si appresta a presentare a Parlamento ed Unione Europea. Con l’obiettivo prioritario dichiarato di rilanciare la domanda interna ed aiutare la crescita, ma non sfugge un sottinteso fondamentale e di spessore squisitamente politico. Ma andiamo con ordine. Una manovra, quella del premier Matteo Renzi, che di certo farà discutere a Bruxelles. La cosiddetta “flessibilità” (più spesa in cambio di riforme) si traduce in un rallentamento degli sforzi tesi a ridurre deficit e debito. Il maggiore ricorso al finanziamento servirà a coprire i tagli alle tasse sulla prima casa. Dal 2016 scomparirà la Tasi e, per le case di lusso, l’Imu che era rimasta. Quest’ultima sarà rimossa anche per terreni agricoli e macchinari imbullonati al suolo nelle fabbriche. Oltre ai consumi individuali, via libera al controverso aumento del limite per gli acquisti con contante a 3 mila…
Erano mesi o anni che se ne parlava e finalmente anche Starbucks sbarca in Italia. Lo vedremo nel 2016 a Milano. E’ invece di poche settimane fa l’annuncio dell’apertura sempre a Milano di Domino’s Pizza. Nell’anno di Expo e della rinascita dell’immagine mondiale di Milano, fa presa il go global, soprattutto alimentare e questa volta con obiettivo il sacta sanctorum delle tradizioni italiche, caffè e pizza. Passino hamburgher e similari americanate, sushi e cinesate, kebabbari, churrasco e quant’altro di origine etnica, questa volta però si tocca la tradizione. Si fa per dire ovviamente, perchè la pizza di Domino’s sarà anche squisita, ma è una lontana parente di quella napoletana, per non parlare della specialità di Starbucks, ossia il beverone al sapore di caffè rinchiuso nel bicchiere di carta e che si può ovviamente bere anche strada facendo con la cannuccia, cosa che fa rabbrividire non solo i puristi, quelli che…
Tendenzialmente non mi occupo dei fatti che non conosco. Come nel caso, ennesimo, di malapolitica che ha colpito questa volta, ancora una volta, Regione Lombardia. Non commento per disinteresse, ma per disgusto nei confronti di una classe dirigente moralmente scadente, impermeabile a qualsiasi criterio dettato dal buon senso, facile a travalicare i limiti della decenza. Si gira intorno alla questione morale da decenni, dai tempi di Tangentopoli, senza risolvere nulla. La politica, ahimè, è diventata una strada, facile e molte volte rapida, di arricchimento personale, con tanti saluti al bene comune e al buon governo. Situazione ancora più fastidiosa se pensiamo alla crisi economica e alle ristrettezze imposte da bilanci sempre più scarni e soprattutto se pensiamo alla bassezza della qualità umana di una certa classe politica che ci rappresenta. Roba da rimpiangere la prima repubblica. Malaffare c’era allora, eccome, ma forse non in queste dimensioni, ma almeno sapevano stare…
Tra Expo, turismo, moda, design, arte, molto spesso noi lombardi dimentichiamo cosa ha dato origine a tutto ciò, la radice di gran parte di tanti successi di cui la Lombardia è fiera e grazie ai quali i suoi abitanti prosperano è l’industria manifatturiera organizzata molto spesso, o concentrata, in distretti e filiere produttive di assoluto e inestimabile valore economico e sociale. “Andiamo a visitare il regno delle piccole e medie imprese italiane per scoprire qual è il loro segreto”. Così ha sentenziato in una recente conferenza stampa per la presentazione di una missione in Italia Ma Weihua, il dominus di China Merchant bank, la sesta banca del Paese, che oggi è alla testa del China enterpreneur club (Cec), un'associazione senza scopo di lucro nata una decina di anni fa e che raggruppa il top dell'imprenditoria privata cinese, i nomi chiave del miracolo asiatico. Quindi, non un signore qualunque di un…
Come in tutti i congressi che si rispettano, anche in quello della Lega Nord della provincia di Varese non è il copione andato in scena ieri la parte principale dello spettacolo bensì i messaggi subliminali colti tra le dichiarazioni e i discorsi dei leader nonché il chiacchericcio dietro le quinte, o meglio al bar e nei ristoranti limitrofi. Non sono infatti l'elezione del direttivo provinciale del partito e la conferma di Matteo Luigi Bianchi a fare notizia, ma tutto quello che ruota intorno alle elezioni amministrative del 2016. Sicuramente è riuscita la messinscena dell’unità, con Matteo Salvini marpione lì pronto ad aspettare al varco un Roberto Maroni accondiscendente. Va bene l’esigenza prioritaria di salvaguardare tenuta e solidità della giunta regionale, ma non a scapito di una frattura all’interno della Lega, almeno fino a quando è possibile giocare sul filo del rasoio tra alleanze non sempre omogenee, naturali contrasti tra leader…
La voluntary disclosure chiuderà un’epoca a Lugano e dintorni e molto probabilmente metterà una definitiva pietra tombale sopra quello che fu il più florido business del Canton Ticino, ossia la gestione dei patrimoni e le attività finanziarie collegate intorno ai capitali provenienti dalla vicina penisola e soprattutto dalla Lombardia con annessi e connessi in ambito fiduciario, societario, import-export e così via. Chiedere ad un banchiere ticinese cosa ne pensi in merito è come farsi dire dall’oste se il vino è buono. Accusano il colpo e cercano giustificazioni improbabili. Sono stretti in una tenaglia che non da scampo. Da una parte appunto la voluntary disclosure che prosciugherà i piccoli conti di vecchia data, quelli sotto il milione di euro, che sono un’infinità, la maggioranza degli averi italiani nei forzieri svizzeri, e ridurrà di molto il peso dei conti più importanti. Dall’altra parte della tenaglia la sempre più agguerrita concorrenza di altre piazze…
E alla fine Ignazio Marino ha rotto le uova nel paniere delle delicate e complicate trattative tra i partiti per la ricerca dei candidati sindaco dei comuni che andranno al voto nel 2016. La partita ruotava intorno a Milano, ora si azzera tutto, il gioco dell’oca torna alla prima casella e si riparte da Roma che condizionerà Milano ed entrambe relegheranno a ruolo di ininfluenti comparse, buone solo per riempire le pagine locali dei quotidiani, le altre realtà in cui si voterà, ad eccezione di Varese che conserva il fascino di culla della Lega e di tradizionale ruolo di laboratorio politico in cui sperimentare formule da esportare altrove. Tra l’esultanza ingenua dei militanti dei partiti del centrodestra per le dimissioni del sindaco romano e la preoccupazione o l’angoscia dei leader delle singole formazioni dello schieramento presi in contropiede da questa bomba mediatica e politica che rimescola le carte c’è la…
E’ scomparso a 86 anni Raffaele F. Bollentini, papà del nostro editore Claudio. L’ho conosciuto e frequentato nella parte finale della sua lunga attività lavorativa, credo nel 1992, a Lugano dove entrambi allora lavoravamo. Io alle prime armi e lui al top della carriera. Nacque una collaborazione proficua che durò fino al 2000, anno in cui decise di ritirarsi ed io più o meno contemporaneamente di trasferirmi in un’altra città. L’amicizia ovviamente rimase solida anche se in seguito ci siamo visti solo poche volte. Ma lui era così, preferiva la qualità alla assiduità dettata dalle convenzioni sociali. Furono quelli anni importanti per me giovane professionista in ambito legale e fiduciario e il potermi confrontare con un manager-imprenditore di successo di una generazione abbondante prima della mia lo ritenevo una occasione unica, una opportunità da cogliere al volo per crescere. Era un signore in ogni senso, dal modo di fare affabile,…
Mi trovo per ragioni familiari a frequentare quotidianamente un hospice. Per chi non lo sapesse, l’hospice è quella struttura ospedaliera destinata a cure palliative per malati terminali. Scopro che sono di costituzione recente e, salvo qualche sparuta eccezione, sono stati allestiti tutti negli ultimi dieci anni. Alcuni sono all’interno degli ospedali, altre sono case di cura allestite ad hoc. Come nel caso in questione, creato nel 2013. Bello e funzionale, sembra un albergo di buon livello, ogni particolare, ogni funzione non è casuale, tutto è stabilito nei dettagli evidentemente da norme specifiche che scopro essere appunto recentissime. Immagino che ogni regione italiana vada in ordine sparso e penso, toccando con mano da testimone, che la Lombardia sia all’avanguardia. Personale medico, infermieristico e le asa di alto livello, anche umano. Niente è lasciato al caso, nemmeno l’assistenza psicologica e spirituale per chi la desidera. Ho avuto modo di parlare a lungo con il…

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