Silvia Davite (12)
Le città le giro a piedi. È un'abitudine che ho da sempre. Meglio e’ un'abitudine che ho da quando, bambina, lessi per la prima volta Elias Canetti: “Le voci di Marrakech”… come dice il Senatore Casini dal Mediterraneo nascono problemi, ma pure le soluzioni ad essi. Ho percorso a piedi tutte le città che ho amato fino al 2011, a maggior ragione la mia Milano. È un fatto di gusto, non c'è dubbio, ma pure un fatto di serietà: il miglior modo per comprendere che cosa accade dentro le nostre metropoli senza fermarsi alle apparenze, senza presunzioni e mettendosi nei panni degli altri. Conosco solo due persone che hanno amministrato le proprie città attraversandole a piedi sistematicamente: una e’ l'ex Sindaco di Salerno De Luca e l'altra e’ Carlo Tognoli, l'ex Sindaco di Milano. Che poi Salerno e Milano siano le mie due città e’ un fatto puramente casuale, una…
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Silvia Davite
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L'intervista al Corriere della Sera di Mario Monti è senza dubbio molto utile per fare il punto della situazione nella discussione sul che fare dell'Europa che sta avvenendo a Bruxelles È importante l'opera di divulgazione che il Senatore sta sistematicamente avviando in ogni sua uscita pubblica. Personalmente, da cittadina, gli sono molto grata poiché consente di seminare una "cultura civile europea" condizione necessaria perché la politica recuperi a pieno la propria dignità Auspico, da questo punto di vista, uno sforzo di tutti i partiti nel cogliere l'occasione che proprio dal Professore della Bocconi ci giunge e nel saper fare un salto di qualità perché ciò che manca, a mio avviso, è proprio questo, uno sforzo di cultura politica capace di far dialogare mondi diversi, il sapere con il saper fare, che interroghi su una domanda molto semplice tutti coloro che oggi non abbandonano l'impegno e che lavorano perché altri contribuiscano: quale…
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Silvia Davite
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I 190 milioni che sulla carta la Regione ha messo per l'edilizia popolare di Milano e delle altre città lombarde non garantiscono gli inquilini, i cittadini milanesi e lombardi. Questa l’opinione di “Giovani Frontiera Milano” in un comunicato che riceviamo e volentieri pubblichiamo. “A fronte dell'impegno votato ieri dal Consiglio regionale che dovrebbe veicolare 190milioni di euro alle Aler e ai Comuni, i cittadini milanesi e lombardi non hanno motivo di sentirsi garantiti. Quelle risorse, qualora effettivamente spendibili, infatti sono soldi dei cittadini, di tutti, quelli che abitano nelle case popolari e quelli che non vi abitano, uniti gli uni e gli altri da una comune difficile condizione di contesto che ha ripercussioni sulla vita di ciascuno. Pensare di proseguire con un atteggiamento assistenzialista per il quale si usano soldi pubblici senza chiedere alle aziende da risanare di fare la propria parte e senza che Regione Lombardia acceleri i tempi…
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“Tra le pessime conseguenze dei pessimi eventi del corteo milanese, il 1 Maggio, ve ne sono alcune che rischiano di conseguire disastri democratici …” inizia così il post facebook di Daniele Farina, storico portavoce del Leoncavallo, oggi deputato di Sinistra Ecologia e Libertà. Chiunque abbia avuto un minimo di esperienza di manifestazioni studentesche e di gestione della piazza, sa bene che Daniele Farina ha ragione. Per questo oggi, a tutela di tutti e ciascuno, dopo l’imponente manifestazione di parte di ieri, è bene discutere con lucidità quanto accaduto e le effettive responsabilità politiche. Perché il diritto a manifestare non ha nulla a che vedere con le violenze, è un diritto democratico di tutti, pilastro di un vero stato di diritto. Andiamo con ordine. La May Day Parade, quando è nata, anni fa, ha avuto un indubbio merito: in una fase in cui il sindacato arrancava sulla rappresentanza e la tutela…
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Il destino di Milano oltre Expo
Scritto da Silvia Davite
Ci e' voluto il richiamo di Roberto Formigoni ad una responsabilità storica e trasversale per ridare slancio alle sinergie istituzionali nell'ultimo sforzo che ci avvia all'inaugurazione di Expo, l'evento che all'alba dell'insediamento del governo Letta, un altro lombardo Giancarlo Giorgetti aveva identificato nella chiave di volta per riagganciare la ripresa in misura credibile. E così, complici i fatti di cronaca milanese, che in questi giorni sanno di resa dei conti con vecchi e nuovi estremismi ideologici, le recenti polemiche sulle tempestività organizzative dell'evento paiono tornare in secondo piano rispetto al comune obiettivo di mostrarsi all'altezza della reputazione internazionale della città. Torna il cielo sereno, tra Governo, Regione e Comune sul fronte Expo, dunque, almeno fino al nuovo imprevisto. E tuttavia il dibattito a Milano e' già concentrato su pensieri lunghi, capaci di traguardare i mesi dell'esposizione universale e concentrarsi sul futuro che più la riguarda da vicino: il suo destino nell'Europa…
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Silvia Davite
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L'innominabile c'è o no? È una potente arma di distrazione di massa? O un piccolo toccasana per ferite più profonde? Il tema delle risorse economiche aggiuntive di cui il governo può, forse, disporre e' certamente all'ordine del giorno. Ormai sistematicamente assistiamo a questa discussione. Non solo nell'era del governo Renzi, ma ben prima... Ricordo ad esempio, purtroppo, l'inizio della dialettica tra il Premier Monti e Vittorio Grilli. Per quanto mi riguarda attribuisco a quel momento l'inizio di un'occasione persa. Quella di coniugare risanamento dei conti e basi solide per l'avvio della ripresa. Semplifico per fa capire bene dove collocare temporalmente l'inizio della diatriba, ma aggiungo: lo stesso ostacolo fu una delle cause della crisi del governo Berlusconi (mi riferisco al rapporto tra Premier e l'allora Ministro del tesoro). Se siamo d'accordo sul punto, credo occorra uno sforzo maggiore: non commettere l'errore di personalizzare. È evidente che una delle questioni di…
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Silvia Davite
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Siamo in emergenza abitativa da almeno dieci anni. Eppure Stato, Regioni e Comuni non riescono ancora a trovare la chiave a stella per avviare tutti gli ingranaggi. Ad oliarli ci penserebbe il privato senza troppe resistenze, ma ad oggi ancora non possiamo chiedere al mondo immobiliare di sostituirsi nel mestiere altrui. Alcuni dati per cominciare Dal 2004 il saldo netto migratorio con l'estero ( vale a dire la differenza tra nuovi residenti e cancellazioni, al netto delle migrazioni interne all'Italia) mantiene costante un segnopositivo pur con picchi elevati e incrementi decrescenti negli ultimi cinque anni ( fonte Istat). Nello stesso periodo si registra un tasso di natalità che non supera mai la percentuale media di 1,46 figli per donna, italiana o straniera che sia. Come è noto il numero di figli sale se ci riferiamo alle sole donne straniere, tuttavia negli ultimi cinque anni anch'esso decresce in misura costante. Infine…
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Silvia Davite
La pedagogia di Mario Draghi
Scritto da Silvia Davite
Che cosa può imparare l’Italia da Mario Draghi, uno dei suoi massimi esponenti all’interno della classe dirigente europea e globale? Innanzitutto una lezione: bando all’autoreferenzialità. L’intera ultima conferenza stampa del Presidente della Banca Centrale Europea è seminata da messaggi, insegnamenti e stile che ruotano attorno ad un concetto: responsabilità significa esercitare un ruolo senza chiudersi in esso. Mario Draghi non si prende sul serio e sorride di sè, per esser giunto in ritardo a quella, che nelle attese di tutti, rappresenta la più importante conferenza stampa della BCE dall’inizio della crisi ad oggi: “scusate, gli ascensori non funzionano”; una ragione banale, che può accadere a chiunque, ovunque, in qualsiasi situazione più o meno importante. Il Presidente della BCE è consapevole che non esistano barriere che lo separino dai cittadini europei, quelli collegati in diretta per ascoltarlo, quelli che leggeranno di lui il giorno dopo, quelli che potranno farlo casualmente nei…
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Silvia Davite
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Le elezioni regionali in Sicilia, quelle politiche del 2013, i dati di affluenza al voto in Sardegna, Calabria ed Emilia Romagna avrebbero dovuto, e ancora dovrebbero, indurre tutti a riascoltare l’intervento di Giancarlo Giorgetti, all’indomani dell’insediamento del governo di Enrico Letta. Eppure pare che il primo a dimenticare quanto allora sostenuto sia proprio l’ex capogruppo alla Camera della Lega Nord, l’ex segretario della Lega Lombarda, l’ex giovane delfino di Umberto Bossi. Nulla di quanto sostenuto allora sulla base di un’analisi perspicace della realtà sembra, ad oggi, muovere l’azione politica dell’opposizione alla Camera e al Senato. E’ pur vero che la strategia sulle riforme costituzionali è stata disarticolata per lungo tempo dalla scelta di Berlusconi di sancire in modo trasparente il Patto del Nazareno, tuttavia non sono mancati, nell’uno e nell’altro partito, solisti più o meno consapevoli, che hanno eseguito uno spartito stonato in più punti. Il risultato finale è che…
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Silvia Davite
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