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Interviste/Blog

Interviste/Blog (339)

La bocciatura della Legge regionale sulle moschee da parte della Consulta non cancella certo il problema dei centri di culto che divengono spesso vivai del fondamentalismo. La politica può girare la faccia dall'altra parte su temi come la sicurezza dei cittadini. La Legge regionale era un modo per intervenire su una emergenza gravissima, confermata da numerose inchieste, che investe direttamente anche Varese, Saronno e tutta la provincia. Servono subito strumenti di intervento alternativi, che incalzino le comunità islamiche sui temi della sicurezza e della trasparenza. Si arrivi al più presto ad nuova proposta di Legge regionale che recepisca le osservazioni della Consulta ma garantisca la serenità dei Lombardi che viene prima di tutto. *Lara Comi, eurodeputata PPE e coordinatore provinciale FI Varese.
Nell’ultima operazione della Dda di Milano (coordinatrice Ilda Boccassini) che a Desio (provincia Monza Brianza) ha condotto all’arresto di due presunti (fino a sentenza di condanna definitiva) appartenenti alla ‘ndrangheta, ci sono alcuni aspetti che meritano di essere sottolineati. Oltre – sia ben chiaro – a quelli che sono già stati sapientemente illustrati dai miei dottissimi colleghi. Vedete, sicuramente ha colpito molto l’immaginario collettivo – e dunque i titoli dei giornali – il fatto che uno dei due arrestati fosse Arturo Sgrò, medico incensurato dell’Ospedale Niguarda di Milano, cugino di Giuseppe e Eduardo Sgrò, condannati con sentenza definitiva nel procedimento Infinito come appartenenti alla “locale” di Desio. Vedete, sicuramente ha colpito molto l’immaginario collettivo – e dunque i titoli dei giornali – il fatto che questo medico-chirurgo (dunque ben istruito e dalle conoscenze professionali importanti) se la facesse con un autodemolitore, le cui conoscenze e il cui grado di istruzione…
Ai liberal-democratici prudevano le mani da un po’, come aveva segnalato Danton, e finalmente qualcosa si è mosso e si muove. Non in una direzione certa, eppur si muove. (Che poi se c’è in Italia una città liberale questa è proprio Milano). Dunque, è bastata una lettera aperta (vedi testo qui sotto) per aprire il dibattito. Forse non fa bene Corrado Passera, candidato “civico” di Italia unica, a prendersela e a non cogliere nel testo della lettera alcune aperture che dovrebbe interpretare come rivolte alla sua candidatura: “Chi si propone come sindaco della città deve quindi aver dimostrato nella sua vita professionale di comprendere le potenti forze dell’innovazione che si confrontano in un mercato aperto e di saper gestire complessi sistemi pubblici. Dovrà inoltre essere capace di una visione d’insieme di Milano come fulcro della città metropolitana ed eliminare la presenza burocratica e gestionale pubblica laddove non strettamente necessaria”.  Passera ha…
La Commissione Europea ha stabilito che gli assegni di ricerca (e con questi i co.co.co. e co.co.pro.) non sono ammissibili come "personnel cost" nei progetti finanziati dal programma Horizon 2020 dedicato alla ricerca e all’innovazione dell’Unione Europea. La decisione sarebbe addirittura retroattiva per l'Italia. Una iniziativa grave e un colpo durissimo all'università e alla ricerca italiana. Basti ricordare che nel 2014 gli assegni di ricerca sono stati 22.093, molti dei quali coperti dai finanziamenti comunitari per la ricerca (Horizon 2020) erogati a giovani ricercatori. Secondo la Commissione Europea sono ammissibili solo ricercatori con contratto di lavoro dipendente, inoltre la remunerazione si baserà sulle ore di lavoro e non sui risultati. Un passo indietro che accomuna la ricerca a un lavoro impiegatizio. Le alternative proposte dalla Commissione Europea al momento non sono soddisfacenti. Occorre subito un chiarimento tra le parti: Università italiane, Miur, Commissione Europea. Il Governo italiano sembra assente come al solito. A rischio il lavoro e…
“Dopo un lungo lavoro preparatorio, possiamo comunicare ufficialmente la data della nuova mobilitazione: sabato 30 gennaio si terrà a Roma una grande manifestazione di popolo a difesa della famiglia e del diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà”, lo ha annunciato in un comunicato stampa il “Comitato Difendiamo i Nostri Figli”, organizzatore dello stesso Family Day dello scorso 20 giugno in piazza San Giovanni. Questa volta però la sede della manifestazione, che sarà stabile, sarà il Circo Massimo, ci sono infatti troppe adesioni. L’appuntamento del popolo pro-famiglia naturale è per le 11.30. “Sarà una manifestazione apolitica e aconfessionale”, spiega il presidente del comitato organizzatore, Massimo Gandolfini, sulle pagine de ilGiornale.it, che però, aggiunge, non potrà non avere conseguenze politiche per il governo. “Visto che Renzi ha dichiarato che lega la sua vita politica al referendum sulle riforme istituzionali di ottobre, ad ottobre, quando ci sarà questo famoso…
Parla Andrea Mascetti, non capita spesso. L’occasione è una intervista rilasciata a Domus Europa, sito di informazione indipendente dedicato all’Europa editato da Adolfo Morganti, in cui l'avvocato varesino parla di Europa, di popoli e soprattutto di Lega di oggi e del prossimo futuro. Mascetti, intelligenza tra le più raffinate nel Carroccio, dotato di visione strategica,  probabilmente più apprezzato fuori che dentro il partito, tendenzialmente riservato o defilato a seconda dei punti di vista, ma sempre sul pezzo nei passaggi chiave del leghismo dell’ultimo decennio. Alle latitudini varesine e lombarde il suo nome è strettamente legato a Terra Insubre, l’incubatore culturale e identitario del risveglio insubrico. Ma lasciamo spazio all’intervista: I tempi recenti hanno visto un ritorno alla ribalta, per ciò che concerne la politica italiana, della Lega Nord, guidata da Matteo Salvini. Domus Europa ne parla con Andrea Mascetti, avvocato, animatore culturale e membro del Consiglio Federale della Lega Nord per l’Indipendenza della Padania. L’attuale…
Zitto zitto, venendo dal centrodestra, prescindendo dai partiti di centrodestra ma quasi senza litigare con nessuno del centrodestra, ha costruito l’unica lista di centrodestra, anzi, “che dialoga con il centrodestra”, che c’è in città e che ci sarà certamente alle prossime amministrative milanesi. Il programma sarà dettagliato in conferenza stampa e a Palazzo Marino il 23 gennaio. La lista si chiama “Noi x Milano” ed è una lista civica d’ispirazione cattolico-liberale. Avete presente quando esponenti del centrodestra, per esempio Mariastella Gelmini, parlano di “civismo”, di movimenti, che forse sarebbe meglio non presentare simboli di partiti? Beh, lui invece si chiama Nicolò Mardegan, è del 1982, si è arrabbiato con Giuseppe Sala perché ha scelto “Noi, Milano” come slogan/titolo della sua campagna (plagio!) e con Matteo Renzi – ehi, piano, piano con i paragoni – non ha in comune soltanto la dimestichezza con Whatsapp, anche l’esperienza negli enti locali (consiglio di…
Si diceva: come stanno partendo le campagne elettorali dei principali candidati a sindaco di Milano finora in campo? Della candidatura di Corrado Passera, essendo la più longeva, si era un po’ già detto: “Non si sa con certezza se e come in politica si possa dare un po’ di calore alle cose, ma è quello che ancora manca alla corsa di Corrado Passera“. Ora però che si entra sempre più nel vivo si può provare ad aggiungere qualcosa, soprattutto cercando di interpretare, con qualche malizia ovviamente presente negli occhi di chi guarda, il senso politico che una candidatura così particolare può avere. Ecco, la candidatura di Corrado Passera, sebbene sul fronte opposto, ha alcuni tratti in comune con quella di Pierfrancesco Majorino. Intanto anche Passera è partito da tempo, ormai sono otto mesi. Anzi, proprio a lui spetta il riconoscimento di primo candidato sceso ufficialmente in campo (il 6 giugno 2015).…
Nel momento in cui la sinistra stringe i tempi sul candidato sindaco, Sala si, Sala ni, Sala no, parla Matteo Salvini. "Sicuramente io sarò in campo come capolista della Lega, a disposizione del futuro candidato sindaco del centrodestra". Questo per sgombrare il campo da illazioni ed equivoci che puntualmente affiorano quando la presenza salviniana si fa più visibile in città. Ma è anche uno degli argomenti più gettonati a margine di un convegno sulle periferie tenutosi a Milano sabato. Chiaro quindi ,e probabilmente definitivamente, il ruolo del segretario della Lega alle Comunali di Milano 2016. Lo stesso dicasi per Silvio Berlusconi che dovrebbe fare il capolista pure lui, in Forza Italia ovviamente. Tornando a Sala e alle manovre della sinistra "No, non aspetto i nomi degli altri", così ha risposto a chi gli ha chiesto se il centrodestra aspetti il nome del candidato sindaco di centrosinistra a Milano per scegliere…
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