Dieci anni dalla scomparsa di monsignor Pasquale Macchi, il grande restauratore del Sacro Monte sopra Varese, il vescovo cui si deve la valorizzazione di un patrimonio artistico nazionale, il santuario di Loreto: quanta riconoscenza non ancora espressa del tutto. Dieci anni senza il protagonista di un’epoca, il primo segretario ad aver accompagnato un Papa su un aereo, l’uomo al quale Paolo VI affidò una delicata e dolorosa trattativa per liberare Aldo Moro, rapito dalle Brigate Rosse: quanta memoria storica, quanti segreti rimasti segreti. Don Pasquale parlava pochissimo, eppure avrebbe avuto molto da dire, anche su umane debolezze, viste da vicino, di tanti servitori della Chiesa universale. Una volta gli scappò una battuta sul cardinal Marcinkus, amico mai rinnegato: “Era uno che obbediva”, sibilò. Un’altra volta, sempre in un colloquio confidenziale,…