Ticino-Lombardia: Gobbi in Regione, Brianza fa il punto della situazione
Scritto da RedazioneCon l’entrata di Regione Lombardia nella Regio Insubrica si avrà, da quest’anno, un nuovo slancio e uno strumento efficace di lavoro su tanti tavoli dedicati ai temi transfrontalieri, temi a volte spinosi ma ai quali cercheremo di dare una soluzione." Lo ha detto l'assessore di Regione Lombardia al Post Expo e alla Città Metropolitana, con delega alla Regio Insubrica, Francesca Brianza, a margine dell'incontro del Presidente Roberto Maroni, presente anche l'assessore alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini, con una delegazione della Repubblica e Cantone Ticino, guidata dal Presidente del Consiglio di Stato e Direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi.
"Per quanto riguarda il cosiddetto “albo dei padroncini”, previsto dalla nuova normativa del Canton Ticino sulle imprese artigiane, crediamo-precisa l’assessore- che la Regio Insubrica possa essere la sede giusta per capire quali saranno le vere conseguenze sui nostri lavoratori e, se sarà necessario, apportare dei correttivi. Nessuno vuole applicare misure discriminatorie ma è fondamentale, in un’ottica di collaborazione, tutelare i lavoratori lombardi e la nostra economia". “Per questo-prosegue- mi impegno da subito a portarlo come primo argomento nella Regio Insubrica, per fare in modo che, i nostri artigiani, possano esportare la loro competenza e professionalità in modo legittimo, garantendo a tutti di lavorare senza ulteriori impedimenti.” “Il 22 Marzo saremo a Roma per partecipare al tavolo di dialogo Italo-Svizzero sulla cooperazione transfrontaliera”.
"I lavori della Regio Insubrica - ha detto l'assessore Brianza - si divideranno nei tavoli tematici che, grazie alla partecipazione diretta di Regione Lombardia, porteranno sicuramente a risultati concreti e condivisi". "Su alcuni temi come ad esempio quello dei trasporti, della navigazione dei laghi, delle infrastrutture, ci sono sicuramente degli ostacoli- ha concluso l'assessore Brianza –ma, la Regio Insubrica, può essere lo strumento di lavoro appropriato per trovare, con modalità comuni e condivise, il modo per superare le criticità e garantire l’adeguata tutela ai nostri cittadini".