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Storia di un Cult - Il tessuto a Righe

Scritto da 

da Siste's blog*

Chiamarlo pattern è riduttivo, la maglia a righe è considerata ormai un passepartout, un classico alla pari di ogni monocromia. Ma nel suo alternarsi di colori, il tessuto rigato racconta una storia lunga e travagliata.

“Non indosserai veste tessuta in due”, questo il passo dell'Antico Testamento la cui interpretazione, durante il Medioevo, condannò le vesti rigate a secoli bui, costantemente attribuite a classi infami. Nei secoli successivi furono i marinai (e attenzione, non gli ufficiali) ad adottarla come veste ufficiale. Addirittura, la marina francese decretò una legge nel 1858 sul numero di righe per ogni maglia: 21, una per ogni vittoria di Napoleone. 

Madeleine Vionnet fu la prima, nel 1923, a disegnare un abito per l'Alta Moda, con pieghe orizzontali dall'effetto ottico rigato, ma non fu così coraggiosa come la sua collega e pioniera Coco Chanel, grazie alla quale la maglia rigata entra finalmente a far parte del mondo della Moda, e riadattata alla silhouette femminile, diviene stile e icona in tutto il mondo ed in ogni classe sociale.

Da qui in poi, sono infiniti gli esempi di personaggi del jet set che hanno legato la propria estetica all'immagine della riga, da Pablo Picasso a Brigitte Bardot, fino ad oggi, dove il tessuto rigato calca le passerelle di tutto il mondo, passando dalle creazioni di stilista in stilista.

Ecco alcune delle interpretazioni che Siste's ha voluto dare a questo tessuto dalla lunga storia e dal carattere ribelle: 

 

*Originariamente pubblicato su Blog.sistes.it  

 

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