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Una grande designer industriale lombarda: Anna Castelli Ferrieri

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Il 6 agosto 2014, la grande designer lombarda Anna Castelli Ferrieri avrebbe compiuto 94 anni. Ce lo ricorda Google, che le rende omaggio personalizzando la sua home page con un doodle, che la ritrae stilizzata insieme alle sue più celebri creazioni di design industriale ed oggetti per la vita quotidiana, alcuni dei quali ancora in produzione. È conosciuta non solo per i suoi progetti di disegno industriale, ma anche l'uso innovativo della plastica, avendo collaborato alla realizzazione di diversi oggetti per la Kartell, fondata nel 1949 dal marito, l'ingegnere chimico Giulio Castelli

Nata nella sua adorata Milano nel 1920, Anna Ferrieri si laureò al Politecnico e, grazie al circolo culturale di suo padre, intellettuale ed editore, frequentò importanti figure quali Luigi Pirandello, Umberto Saba ed Eugenio Montale.

Già a soli 27 anni fu curatrice dell'allestimento della Mostra del Mobile presso la Triennale di Milano, per il quale ricevette il Diploma d'Onore, oltre che la Medaglia d'Oro per un letto per bambini ed una poltrona.

Nella sua prestigiosa carriera vanta la realizzazione delle sedi degli uffici dell'Alfa Romeo di Arese (MI), della Tecnitub di Podenzano (PC), della Castek di Milano, e quelli di Binasco (MI) della stessa Kartell. Curò, inoltre, il restauro e la ricostruzione di edifici storici come il Chiostro del Bramante a Milano e Palazzo Benci a Firenze.

Tutta la carriera di Anna Ferrieri si basò sulla “ricerca di nuovi stili per ripensare il design degli oggetti di uso quotidiano”, come amava ripetere.

Durante la collaborazione con l'azienda pioniera nella produzione di oggetti di plastica d'uso quotidiano - appunto la Kartell del marito - creò quella che sarebbe poi stata la celebre sedia sovrapponibile 4870, che le valse l'importantissimo riconoscimento del Compasso d'Oro, nel 1987. Furono opera della grande designer milanese anche i mobili 4970/84 ed i contenitori componibili per la casa - in linea con il suo ideale secondo cui, agli oggetti di uso comune, poteva coniugarsi un design funzionale.

Creò per la “Sambonet” la linea di posateria Hannah, grazie alla quale bissò il Compasso d'Oro nel 1994. 

Essendo stata anche un grande architetto, Anna Ferrieri si occupò del recupero di importanti aree urbane, collaborando alla realizzazione dei nuovi piani regolatori proprio delle città del triangolo industriale: Milano, Torino, Genova.

Anna Ferrieri ricoprì alcune cariche: fu presidente ADI - Associazione per il Disegno Industriale -; poi fu socia dell'Istituto Nazionale di Urbanistica - INU - e fondatrice del Movimento di Studi per l'Architettura - MSA -. Nel 1990 fondò, assieme ai suoi ex allievi, il gruppo di progettazione ACF Officina.

A metà anni Ottanta, mise il suo talento ad esempio dei giovani insegnando Disegno Industriale presso il Politecnico di Milano, e fino al 1992 alla Domus Academy. 

La grande designer morì nel capoluogo lombardo nel 2006. 

Fonti: Fonti varie, Wikipedia, Ermanno Niada.

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