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Micol Fontana, esempio di style...da un secolo!

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Otto novembre 2013, una data di ampio significato per il settore dell'Alta Moda. Micol Fontana, la seconda delle tre leggendarie sorelle, ha compiuto 100 anni! Un'ottantina di anni fa, l'impresa - in tutti i sensi - di Zoe, Micol e Giovanna Fontana contribuì in maniera determinante all'affermarsi del made in Italy nel mondo, aprendo la strada a tutti i vari ed importanti stilisti nostrani che si sono poi succeduti nel tempo. Con il loro atelier, le sorelle della haute couture consentirono, quindi, all'Italian Style di sfondare nel pianeta fashion, già nel pieno della seconda Guerra Mondiale. “Noi abbiamo imparato a lavorare come sarte dalla nonna e dalla mamma, ma tutte le donne della nostra casa facevano il mestiere di sarta. All'età, giovanissima, di 10 anni, finita la quinta elementare, ci siamo messe a lavorare tutte e tre. Perciò io dico che nel nostro sangue non c'è sangue blu, ci sono spilli!

- dichiara, sorridendo, sul sito web della Fondazione Fontana la signora Micol, tutt'ora molto lucida ed arzilla -. Noi lavoravamo, però volevamo fare di più. Volevamo creare qualcosa di più interessante. Eravamo, a dir poco, ambiziose”. E proprio questo fu sempre il “segreto” del loro successo incredibile, per più di metà del secolo scorso. Essere consapevoli del proprio talento e sfruttarlo fino in fondo “a testa bassa”, con umiltà, senza tirarsela, come si dice adesso.

Jacqueline Kennedy; Gioia Marconi - la figlia del grande scienziato -; Linda Christian, che si affidò a loro per l'abito da sposa in occasione del suo matrimonio con Tyrone Power, considerato il matrimonio del XX secolo. Arrivò così in America l'eco delle tre sorelle, artefici di una moda italiana che era in concorrenza con quella francese, ormai affermata e molto costosa.

Ormai, per le ragazze dell'epoca, a partire proprio dalle vip, l'abito bianco andava “fatto creare dalle mani delle Sorelle Fontana”, come si soleva dire. Maria Pia di Savoia, Margaret Truman - figlia dell'allora Presidente degli Stati Uniti -, Mirna Loy, Barbara Stanwich, Michelle Morgan e, soprattutto, Ava Gardner, furono clienti fisse, sia per i rispettivi abiti da sposa, sia per le occasioni mondane, sia per quelli da film famosi degli anni Cinquanta e Sessanta.

Per la cronaca, Federico Fellini le volle come costumiste per l'abito di Anita Ekberg nel celebre film “La dolce vita” e furono loro a confezionare le prime divise per le assistenti di volo dell'Alitalia.

Per alcuni anni le Sorelle Fontana si sono occupate anche di arte contemporanea, con una serie di iniziative e premi. Come riportato sul sito della Fondazione “l'idea più originale ed assolutamente innovativa fu quella di fondere arte e moda tramite il tessuto stampato. Presenti nell'Archivio della Fondazione due abiti: il primo, realizzato con tessuto stampato di Mocchetti, tratto dall'opera pittorica di Eliano Fantuzzi; il secondo, stampato da Bedetti e Bedraglio, che riprende un'opera di Nuvolo ("Lo Stile dell'Alta Moda Italiana" a cura di B. G. Aragno, Ed. Fondazione Micol Fontana)”.

Tantissimi auguri alla signora Micol, da un secolo icona vivente dell'alta moda mondiale.

(Patrizia Scardino ed Ermanno Niada)

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