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Busto Arsizio, Festa della Veroncora 2016

Scritto da  Paola Montonati

Da sempre, per il lunedì dell'Angelo, i Bustocchi si ritrovano alla chiesa della Madonna in Veroncora per la Festa dell'insalata e ciàpi. L'occasione dà il via a una settimana di festeggiamenti che vede eventi vari, feste e cene, svolgersi nella tensostruttura presso l'antica chiesetta.

Quest’antica tradizione risale ai tempi in cui l’agricoltura, con il lavoro tessile, era la base dell’economia, legata alle stagioni e ai riti connessi per chiedere al cielo abbondanti raccolti.

La Veroncora era il rito di primavera con cui veniva festeggiato il ritorno della bella stagione offrendo la prima insalata dei campi con le uova sode, da sempre simbolo di fecondità. Si teneva anche una gara di abilità su cavalli addobbati a festa con nastri e fiori, con i carri dove le famiglie facevano un tifo infernale sino a tarda sera.

Narra una leggenda bustocca che l'attuale cappella della “Madòna in Verònca” sarebbe sorta su quello che un tempo era un antico tempio celtico, dove s’incrociavano le strade che collegavano Como con Abbiategrasso e la strada che dall’Olona conduceva al Ticino. E lì ci si recava a implorare protezione alle divinità delle selve e della foresta.

Secondo alcuni storici locali, il nome Verònca, già in uso nel trecento, deriverebbe dall'adattamento della locuzione dialettale "ves'ai ronchi", ovvero "verso le selve", verso i boschi. Un tempo c’erano sentieri fra i boschi che, letteralmente, tagliavano fuori i borghi, anche perché incontrare gli abitanti di quei borghi, era forse più pericoloso che incontrare i ladri alla macchia.

Secondo Luigi Giavini, esperto di storia e tradizioni locali, questa interpretazione sarebbe errata: il suo parere è che Verònca derivi invece da uno degli epiteti che i romani davano al dio Apollo, ovvero Averruncus, che significa "colui che scaccia - o tiene lontano - il male". Appellativo che si riferiva al ruolo del dio di patrono dei medici e alla sua capacità di scatenare (ma anche di tener lontano) malattie e pestilenze.

Per il lunedì di Pasqua tutti vi si riunivano per il rito dell’insalata e ciàpi (insalata e uova sode spaccate in due), simbolo della gratitudine della gente per l’imminente primavera e benaugurate per la nuova stagione agricola.

Il giornalista bustocco Carlo Azimonti, a proposito delle insalate dei contadini di Busto, ha raccontato che “In primavera primeggiano le insalate verdi: lattughino, lattuga, cicoria, radicchio, insalate da siepe, da campo, da prato. Un’insalatata primaverile fatta di cicoria matta, di strascianvacca, di gallinelle, di bacunscì (tutto mescolato e ben dosato): c’è da guarire d’ogni male salvo quello della ... morte. Un’insalata di cavoli verzi crudi (usare il centro bianco del cavolo), dopo che hanno sentito il freddo della rugiada autunnale, con uno spicchio d’aglio ben pestato, un’acciuga ridotta in poltiglia, con un germoglio bianco di sedano ben tritato come aromatico, è quanto di meglio si possa trovare per gli stomachi ben messi. Un’insalata di gran lusso la si può ottenere col “combinato composito” di questi prodotti finocchi e carciofi sottilmente affettati, sedani di Verona, ravanelli, cavolverzi, radicchio rosso, “bacunscì”, lattuga sbiancata. Su tutto grattugiare una fetta di scorza di limone, poi condire. Un’altra insalata “da lepàssi i òngi” è quella fatta con nervetti di carne e cipolla cruda. Prima di mangiarla conviene lasciarla alcun tempo a macerare sott’olio.

Una leggenda narra che, durante una terribile siccità, i contadini fossero disperati, dal momento che, senza pioggia, il raccolto poteva andare perduto.

Allora i bustocchi decisero di fare un triduo (ciclo di preghiere di tre giorni) di preghiere a San Grato, il santo posto in cima alla cappelletta della Veroncora, protettore della campagna. Ma, forse per l’eccesso di zelo o per dispetto, non solo venne la pioggia, ma vi fu una grandinata tale che rase al suolo anche il poco raccolto che era rimasto dopo la siccità.

Fu cosi che i bustocchi, per la rabbia, decisero di prendersela con san Grato legando un cappio al collo della statua e scaraventandola a terra da sopra il tetto della chiesetta, causando il leggendario “gibollo” di cui ancor oggi si favoleggia.

Calmatisi, i bustocchi, compreso il sacrilegio commesso, attribuirono la colpa non a san Grato, ma alle streghe della Ponzella, località fra Busto e la cascina Mazzafame, così’ la statua del santo venne rimessa al suo posto con tutti gli onori, anche se rimase il famoso “gibùl”.

Ancora oggi, durante la festa per la Madonna in Veroncora, molto sentita è anche la processione per le vie cittadine dei trattori e dei mezzi agricoli, che si portano poi alla chiesetta.

Qui, da sempre i contadini, sotto la pioggia oppure con il sole a picco, aspettano ore per ricevere dal sacerdote la benedizione del loro mezzo per lavorare nei campi, come si faceva prima nell’Ottocento con gli attrezzi agricoli e adesso con i nuovi e più potenti trattori della tecnologia all’avanguardia dei nostri giorni.

PROGRAMMA

LUNED1 28 MARZO Ore 10 SFILATA DEI TRATTORI per le vie cittadine con distribuzione di "insalata e ciapi' Apertura Mercatino dell'Hobby Ore 10.30 S. MESSA Presieduta da mons. Pagani, decano della città, a seguire LA BENEDIZIONE DEI TRATTORI Ore 11.30 Apertura Stand Gastronomico dalle 15 GIOCHI della TRADIZIONE per tutti Ore 16 CRAZY SHOW - Spettacolo Circense Ore 18.30 Benedizione con preghiera mariana

MARTEDI 29 MARZO Ore 17 Santo Rosario Ore 17.30 Santa Messa

MERCOLED1 30 MARZO Ore 14 Ritrovo Amici della "Provvidenza" e 3" età Ore 14.30 Santa Messa a seguire merenda Ore 17 Santo Rosario Ore 17.30 Santa Messa Ore 21 SALVE REGINA -CANTI PREGHIERA E MEDITAZIONE.

GIOVEDI 31 MARZO Ore 15.30 Per i Ragazzi: preghiera e merenda insieme Ore 16 Apertura Stand Gastronomico Ore 17 Santo Rosario Ore 17.30 Santa Messa Ore 19.30 Cena Bustocca (su prenotazione) Ore 21 MAX BUNNY & FRIENDS Spettacolo di cabaret

VENERD1 1 APRILE Ore 17 Santo Rosario Ore 17.30 Santa Messa Ore 18 Apertura Stand Gastronomico Ore 21.30 JOLLY BLU in concerto

SABATO 2 APRILE Ore 16 Apertura Stand Gastronomico Ore 16 8^ STRAVERONCORA Ore 16.30: Partenza bambini (0-12) 800mt Ore 17 Partenza adulti (6,7km) Dalle 19 Grigliata (su prenotazione) Ore 21.30 MERCURY LEGACY in concerto Ore 22.30 FUOCHI D'ARTIFICIO

DOMENICA 3 APRILE Dalle 10 VIVI LA FATTORIA Lab. per bambini "dal latte al formaggio Prova di mungitura per i bambini Ore 10.30 Apertura Stand Gastronomico Ore 13 Pranzo Salentino (su prenotazione) Ore 16 LA BANDA DEI CIALTRONI Spettacolo di magia e Illusionismo Ore 17.30 Estrazione Biglietti Lotteria.

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