Claudio for Expo

ICH Sicav

 

Tornano le cicogne bianche in Lombardia

Scritto da  Paola D'Amico

Partono all’alba e ritornano al tramonto. Armando Re, 78 anni, ci tranquillizza e invita a pazientare. Dopo le 16, ogni momento «è buono». La sua casa sta accanto al campanile della chiesetta di Cerro al Lambro dove la coppia di cicogne nel 2011 ha costruito il nido. Ed è rimasta da allora, stanziale. «Il parroco ha fatto restaurare il campanile e tolto il nido. Forse sperava non tornassero - dice Armando —. Sono tornate». Cocciute e fedeli. A migrare sono i nuovi nati. Il vento è gelido, porta pioggia. Due puntini neri appaiono all’orizzonte, ad Ovest, riconoscibili per il forte suono inconfondibile di nacchera del becco. Il sole sta ormai tramontando veloce. Le cicogne volteggiano attorno al campanile e poi planano nel loro grande nido. Armando le saluta e rincasa.

Tornano le cicogne bianche in Lombardia. Lo scorso anno c’è stato un incremento di involi di 25 unità. La coppia di Cerro, conferma Pierfrancesco Coruzzi, responsabile del progetto Cicogna della Lipu per la Lombardia, ha avuto tre piccoli. Sono numeri importanti quelli raccolti dalla rete Lipu, che conta su un volontariato diffuso di osservatori. Nella Regione, il 2015 ha fatto registrare 67 cove, 182 nati e 174 involi. Alle province che da anni ospitano nidi di cicogna bianca (Lodi, Mantova, Milano, Pavia) quest’anno s’è aggiunta Brescia con un nuovo nido.

La cicogna bianca è un animale selvatico che un tempo era comune nella pianura. La cicogna che mangia il serpente è presente tra i simboli dell’Ordine dei Cistercensi sia a Chiaravalle sia a Fiastra nelle Marche. Una cicogna è dipinta in un affresco presente nel castello di Peschiera Borromeo. Si è estinta in Europa — Svezia, Olanda, Svizzera, Belgio e Italia — quasi certamente per la trasformazione del territorio, l’eccessivo uso di veleni, il bracconaggio, le linee elettriche, la scarsità di cibo nelle zone di svernamento. La grave decimazione della specie si è verificata interamente a carico della popolazione occidentale, le cui rotte migratorie attraversano regioni come Francia e Spagna dove la caccia è intensa. Vent’anni fa sono stati avviati i primi progetti di reintroduzione. «Chiunque può partecipare al progetto — spiega Coruzzi —. È importante ogni singola informazione, sia di chi osserva con regolarità il nido sia di chi fa un’osservazione occasionale. L’attività va monitorata dall’arrivo delle cicogne che può già avvenire in questi giorni a fine settembre in funzione della data delle nascite».

*originariamente pubblicato su: Il Corriere della Sera, www.corriere.it

Letto 790 volte

Claudio for Expo

ICH Sicav

 

 

 

 

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.

Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Per saperne di piu'

Approvo

Scrivi alla Redazione

Puoi scriverci al seguente indirizzo:

[email protected]

 

 

 

Seguici anche su:

Realizzato da: Cmc Informatica e Comunicandoti