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Giorgio Bargna

Giorgio Bargna (6)

di Giorgio Bargna Per chi segue quanto scrivo è noto che è iniziato un processo teso alla nascita di una nuova Regione a Statuto Speciale il quale racchiude le aree geografiche del Lario, della Brianza e della Valtellina. Chi mi legge sa anche che ho scritto recentemente di Insubria ed Insubri. Affermavo al termine di quel pensiero che oggi è ora di rendere consapevoli gli Insubri di esserlo, qualcuno glielo ha fatto dimenticare, noi abbiamo il dovere di farli rinascere. Specificavo nell’estensione del pensiero che, a mio avviso, la nostra Regione (l’Insubria è per me il passo successivo e logico a Lario, Brianza e Valtellina) in causa deve essere sostenuta da un concetto geo-culturale ma anche da un fattore legato agli interessi economici.
di Giorgio Bargna Quando parlo di un Territorio, di un “nostro” Territorio, lo penso quale tassello di un Europa che oggi è dei “sogni”, un Europa intesa come un mosaico di culture, di Popoli; un Europa dei Popoli, dei Territori, dove i Cittadini rivendicano un Potere vicino che lo Stato-nazione non è in grado di offrire, sia perché in crisi sia perché non ha convenienza nel farlo. Sono convinto che poi si possa modificare ma che si debba partire dallo status di Regione Autonoma come primo step, in nome dell’Autonomia, della convinzione che avvicinare il Potere ai Cittadini sia un Processo Democratico. Lo stato ha ormai ceduto potere verso l’alto e tanto esso che la miseria di questa europa (la e minuscola è voluta) non vogliono cedere verso il basso.
di Giorgio Bargna Piangiamo in queste ore morti e danni materiali. Li piangiamo oggi, li piangevamo ieri ed anche l’altro ieri. Lo chiamano dissesto idrogeologico. Sappiamo bene che non si tratta di qualcosa di naturale, sappiamo bene che si tratta delle conseguenze di scelte umane e non di eventi naturali. La pioggia incessante, la mutazione atmosferica sono le conseguenze di un inquinamento ambientale creato dall’uomo. Le case e le strade spazzate via o invase dall’acqua sono conseguenze di scriteriate scelte amministrative.
di Giorgio Bargna* Non tutti, anzi credo in pochi, sanno che nel pomeriggio dell’8 Novembre 2014 è partito, da Cantù, tramite l’azione della “Coalizione Civica Lavori in Corso” (che già la aveva fatto con altri risultati, allora da minoranza, nel 2008), un processo diretto all’istituzione di una nuova Regione Autonoma a Statuto Speciale. Faremo un po’ di cronaca, elencheremo di critiche e diffidenze, elencheremo i perché, rinnoveremo alcuni inviti. Nel pomeriggio di sabato il Consiglio Comunale di Cantù ha approvato la nostra proposta di delibera di avvio del procedimento costituzionale per la creazione della nuova regione a statuto speciale composta dalle nostre provincie di Como, Lecco e Sondrio.
di Giorgio Bargna Non sono certo un filosofo, neppure uno studioso, cerco semplicemente di vedere il mondo dalla mia angolatura a tratti anarchica, a tratti autonomista, a tratti comunitaria. Nell’insieme della mia visione non posso esimermi dal trattare temi quali possono essere l’autogoverno, il rapporto reciproco tra partecipazione e progettualità sociale, governo anticentralista fenomeno proprio del municipalismo e del federalismo municipale. Analizziamo l’angolazione del federalismo municipale, del suo significato strategico nella possibilità di governare dal basso il paese nel contesto della geografia politica e sociale di un amministrazione decentrata, descrivendone soprattutto dei comuni e delle loro reti. Mettiamo in chiaro, filosofi o no che possiamo essere, il programma di governo locale non può essere il prodotto da un istituzione centralista che risiede in un luogo “extraterritoriale”.
di Giorgio Bargna Quanto andremo ad illustrare è un’azione politica già messa in opera nell’aprile del 2008, i tempi allora però non erano ancora maturi; l’attrito delle istituzioni rallentò molto la procedura e la mozione venne bocciata persino dalla locale Lega Nord. Oggi la gente è molto più conscia delle difficoltà di ogni giorno e la delibera passerà, ci sono i numeri, sicuramente al Consiglio Comunale. Quest’oggi, 16 Ottobre 2014, il Sindaco di Cantù Claudio Bizzozero (sostenuto dalla “Coalizione Civica Lavori in Corso” e dalla lista civica “Cantù Rugiada”) ha protocollato una delibera che porterà all’inizio dell’iter atto alla nascita di una nuova Regione a Statuto Speciale.

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