• Monsignor Pasquale Macchi, il grande restauratore
    Monsignor Pasquale Macchi, il grande restauratore Dieci anni dalla scomparsa di monsignor Pasquale Macchi, il grande restauratore del Sacro Monte sopra Varese, il vescovo cui si deve la valorizzazione di un patrimonio artistico nazionale, il santuario di Loreto: quanta riconoscenza non ancora espressa del tutto. Dieci anni senza il protagonista di un’epoca, il primo segretario ad aver accompagnato un Papa su un aereo, l’uomo al quale Paolo VI affidò una delicata e dolorosa trattativa per liberare Aldo Moro, rapito dalle Brigate Rosse: quanta memoria storica, quanti segreti rimasti segreti. Don Pasquale parlava pochissimo, eppure avrebbe avuto molto da dire, anche su umane debolezze, viste da vicino, di tanti servitori della Chiesa universale. Una volta gli scappò una battuta sul cardinal Marcinkus, amico mai rinnegato: “Era uno che obbediva”, sibilò. Un’altra volta, sempre in un colloquio confidenziale,…

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Tra Expo, turismo, moda, design, arte, molto spesso noi lombardi dimentichiamo cosa ha dato origine a tutto ciò, la radice di gran parte di tanti successi di cui la Lombardia è fiera e grazie ai quali i suoi abitanti prosperano è l’industria manifatturiera organizzata molto spesso, o concentrata, in distretti e filiere produttive di assoluto e inestimabile valore economico e sociale. “Andiamo a visitare il regno delle piccole e medie imprese italiane per scoprire qual è il loro segreto”. Così ha sentenziato in una recente conferenza stampa per la presentazione di una missione in Italia Ma Weihua, il dominus di China Merchant bank, la sesta banca del Paese, che oggi è alla testa del China enterpreneur club (Cec), un'associazione senza scopo di lucro nata una decina di anni fa e che raggruppa il top dell'imprenditoria privata cinese, i nomi chiave del miracolo asiatico. Quindi, non un signore qualunque di un…
E’ ormai chiaro a tutti, politica compresa, che una delle leve principali per la ripresa solida e duratura dell’economia lombarda passi per la riscoperta, la rivalutazione, il rilancio della cultura di impresa ai vari livelli della società. Che non si fa solo nelle aule universitarie, nelle aziende, nelle associazioni, ma anche, o soprattutto, con progetti ed iniziative innovative di grande impatto. Ed è altrettanto chiaro ai decision makers e alla classe dirigente lombarda che per innescare un volano virtuoso in tal senso sia prezioso non sprecare le opportunità che la regione e Milano hanno oggi a disposizione. Un tessuto pregiato di aziende, università, servizi alle imprese, terzo settore e quant’altro concorre a porre le basi per generare sviluppo e quindi benessere. L’Expo è stata la vetrina di Milano, una battaglia trasversale che ha coinvolto tutti i settori della città e della regione nel perseguimento di un obiettivo comune. Al netto…
Abbiamo ascoltato e letto di tutto e di più sulla questione inquinamento e smog che affligge da mesi Milano e tutti i principali centri urbani della pianura Padana. Facciamo ordine e affrontiamo l'argomento al di fuori delle polemiche e del tornaconto politico. Pubblichiamo a tal fine un intervento di Jacopo Giliberto tratto dal suo blog su Il Sole 24 Ore. Alla fonte potrete trovare le tabelle statistiche per approfondire (vedere link a fondo pagina), (n.d.r.). Lo smog fa male. l’inquinamento dell’aria nuoce alla salute di chi lo respira. Inoltre è un danno all’ambiente. va ridotto. quanto uccide lo smog. non è possibile sapere con precisione quante persone muoiono per lo smog, ma si fa per via presuntiva sulla base di modelli di calcolo epidemiologici. L’oms (organizzazione mondiale della sanità) ha deciso gli standard per calcolare queste stime. come scrivono enrico engelmann e andrea trentin sul sole 24 ore (clicca qui), “tali…
Effettivamente, dalla torretta con cupola astronomica della Villa Toeplitz di Sant' Ambrogio Olona negli immediati dintorni di Varese, in direzione del Monte Generoso si sarebbe anche potuto comunicare con la Svizzera mediante segnalazioni ottiche. Di li' , poi, per Lugano, sarebbe stato facile immaginare un flusso di messaggi fin nel cuore degli Imperi Centrali. Questa storia, che faceva di Giuseppe Toeplitz, "padrone" della Banca Commerciale, addirittura una "spia dei tedeschi" durante la prima guerra mondiale, per quanto inverosimile l'avevo sentita da bambino. Tanto durava da quelle parti, anche dopo la sua morte proprio in quella villa nel 1938, l'eco delle violente campagne della stampa nazionalista ed interventista, sostenute da alcuni gruppi industriali, contro la Banca, per le origini tedesche dell'Istituto e per la presenza ai suoi vertici di elementi di origine germanica. Sebbene cittadino italiano dal 1912, lo "straniero" Toeplitz, polacco, cugino di Otto Joel, uno dei due fondatori nel…
Tutti i paesi dell'immediato alto Milanese coltivavano una sincera vocazione per la musica e un allora ancora comune autonomo su tutti: Affori. Dal blog Pillole da Milano, con relativa pagina facebook, prendiamo qualche spunto interessante sulla storia della banda d’Affori. Paesone oggi quartiere di Milano situato tra la vecchia e la nuova Comasina a nord della città. In realtà la sola Affori, senza contare le vicine Dergano e Bruzzano, nei suoi tempi migliori potè contare addirittura su cinque bande musicali, nessuna delle quali allora sovvenzionate dal comune.In testa c’era il corpo Musicale Donizetti, nato come società Filarmonica nel 1853, poi nota come Banda d'Affori e talmente conosciuta che nel 1907, centenario della nascita di Garibaldi, considerato allora un nume della nazione, tenne due concerti all'Arena.Uniforme blu, simile a quella dei carabinieri, buona volontà e tanto spirito cooperativo. Si studiava a lume di candela nelle stalle di villa Litta e, in caso…
Biometano da biogas, biometano dai rifiuti organici, ecco cosa accade nell’innovativo impianto realizzato a Cavenago Brianza (MB) dal tandem di ricerca e applicazione sul campo composto da Cem Ambiente e Università di Milano-Bicocca. Biometano dai rifiuti organici A otto mesi dalla prima sperimentazione, a dicembre 2015 è stato inaugurato il prototipo di impianto industriale che vede come protagonista una tecnologia nuova, tutta da testare e verificare sul campo, che ottiene biometano da biogas. Si chiama Smart upgrading e “lava” il biogas eliminando la CO2 per ottenere metano. Detto, sì, perchè la tecnologia ha dato ottimi risultati ai ricercatori del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca, ora tocca vedere se saranno confermati, in condizioni reali di lavoro. Ecco perché questo prototipo e il ruolo di CEM Ambiente che lo ospita nella sua ex discarica a Cavenago Brianza per sperimentare come sia possibile avere biometano da biogas con lo smart…
Alzi la mano, chi, oggi quarantenne o più, non è entrato almeno una volta nella vita nello sferisterio di via Palermo a Milano, nel modaiolo quartiere di Brera! Il regno della pelota basca ovvero la varietà più diffusa la Jaialai. Credo che di mani alzate ne vedrei poche. Era un locale e un ambiente cult in ogni senso. Per le persone che lo frequentavano, per l’atmosfera esotica, per quel sentore di sordido che non manca mai nei locali dove si scommette. Sembrava un set di un film poliziottesco anno 70 oppure il classico locale in cui ti potevi aspettare da una momento all’altro l’irruzione di Bud Spencer per mettere ordine tra un’infinità di fauna border line. Frequentazioni ai tempi dell’università nel mio caso e poi qualche altra rara volta in seguito. Andavo al bar e guardavo le partite. Passatempi di una Milano in cui non infuriava ancora la tendenza dell’happy hour,…
Nel periodo dell’Epifania, e soltanto per pochissimi giorni, i pasticceri di Varese e dintorni impazziscono per dare vita a una tradizione di cui non si conoscono bene le origini ma che continua a essere mantenuta viva e vegeta: quella dei cammelli di pasta sfoglia. Creare dei dolci, talvolta di dimensioni anche piuttosto ridotte, a forma di cammello non deve essere particolarmente facile ma, nonostante tutto, a nessuno è mai passato per la testa di interrompere la curiosa tradizione… Ma come sono arrivati i cammelli fino a Varese? E soprattutto: perché da Varese non si sono mossi di un centimetro (se non per sconfinare nei comuni limitrofi)? Risposte precise a queste domande non ce ne sono, ma soltanto supposizioni. Probabilmente il dolce ha preso la forma di cammello in onore del mezzo di locomozione dei Re Magi, che il 6 gennaio portano i loro omaggi al neonato Bambin Gesù seguendo la…
Come un fiume carsico, ogni tanto emerge dall’oblio la ZES, la zona economica speciale, volgarmente nota come zona franca. Recentemente è stato il turno di Confcommercio che ha ribadito tramite Ascom Varese l’impegno a sostenerla e a riportarla all’attenzione di tutti. Un impegno non nuovo quello dei commercianti varesini, già un anno fa ai tempi dell’approvazione della delibera regionale in questione, la n. 420 del luglio 2014 “Proposta di legge per la istituzione di zone economiche speciali (ZES) nelle aree territoriali della provincia di Varese (…)”, fecero sentire la loro voce e soprattutto il loro appoggio. Ma come è noto, il provvedimento si è poi perso nel porto delle nebbie romano e il rischio che finisca pericolosamente fuori dai radar di politici ed istituzioni anche locali è concreto. La contingenza economica da un anno a questa parte non è cambiata un granchè nel varesotto e persistono o si aggravano gli effetti della crisi economica…
Il motivo per tornare a parlare della maggiore infrastruttura insubrica è il sopralluogo svolto recenteente per verificare l’andamento dei lavori per la costruzione della bretella ferroviaria di quattro chilometri che collegherà il Terminal 1 di Malpensa con il Terminal 2. Presenti Roberto Maroni e tutti i soggetti interessati al futuro e al rilancio dell’aeroporto. L’occasione quindi per fare il punto della situazione non tanto per quanto riguarda l’avanzamento dei lavori per la costruzione del tratto ferroviario che pare essere arrivato al 50%, ma di Malpensa in generale. Sul tema la politica vive di stereotipi, di frasi fatte e ad effetto, quasi un vademecum motivazionale per incoraggiare in primis se stessi. Le solite cose che ascoltiamo da anni, quasi fosse un disco rotto. La realtà parla però di un masterplan, quello recentemente presentato da Sea, low profile, che punta sicuramente a crescere, ma in modo fisiologico sfruttando con più efficienza ed efficacia…
Non c’è Capodanno che si rispetti senza cotechino e lenticchie: portano fortuna e, almeno così si dice, soldi nelle tasche di chi ne mangia un piatto colmo. Ma, lenticchie a parte, originarie dell'Asia e diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo, sul cotechino anche la Lombardia ha qualche carta da giocare. Se infatti il più famoso è senz' altro quello di origine emiliana, anche nella nostra regione possiamo trovare alcune valide alternative per un ultimo dell'anno all'insegna della tipicità. Parliamo del cotechino «vaniglia», altrimenti conosciuto come cotechino cremonese, visto che è proprio nella Bassa che ha origine e viene ancora prodotto con gli stessi procedimenti di un tempo. L'allevamento del maiale in queste zone è sempre stato praticato e la lavorazione delle carni suine ha raggiunto nel tempo eccellenti risultati. L'umidità impediva, infatti, di preparare insaccati di pregio e la produzione si è rivolta verso salumi freschi da cuocere. Il…
Con il termine ospizio, derivato dal latino hospitium (ospitalità, accoglienza), si designano alloggi situati lungo vie o presso luoghi di pellegrinaggio e su valichi di montagna, gestiti da monaci o da laici che obbedivano a regole cristiane. Diffusi dal Medioevo anche in Svizzera, gli ospizi più noti sono attualmente quelli sui passi alpini. Gli ospizi, definiti in documenti lat. hospitalia, hospitales domus o, in derivazione dal greco, xenodochia, costituivano una delle più antiche infrastrutture ecclesiastiche in Europa, da cui dal XIV sec., in forma sempre più secolarizzata e in parte comunalizzata, si svilupparono infine gli Ospediali e l'industria alberghiera. Nell'alto e pieno Medioevo nelle zone rurali gli ospizi vennero creati lungo le vie di transito e di pellegrinaggio per offrire vitto e alloggio ai viaggiatori: cavalieri in viaggio per le crociate, pellegrini e mercanti. Istituzioni analoghe nelle città si dedicavano maggiormente ad attività caritative, ospitando gli indigenti e curando gli…
Viaggio sul Ceresio, nel Parco letterario della Valsolda, tra la casa di Fogazzaro ad Oria, descritta in “Piccolo mondo antico”, e la chiesa di Santa Maria Annunciata (3 ore). Per la giornata intera l’itinerario si arricchisce con la visita del paese di S. Mamete, del Santuario della Caravina e della chiesa di S. Martino nel borgo di Castello. In Valsolda natura e fede, misticismo e contemplazione si fondono con l’arte che trionfa sulle volte e sulle pareti delle chiese della valle. Per secoli, dal Medioevo alla fine del Settecento, da questi paesi sono partiti scalpellini e scultori, pittori e architetti, capimastri e impresari che hanno costruito in Europa chiese e palazzi reali. Dal parcheggio sopra il cimitero di Oria, si scende lungo la via privata Antonio Fogazzaro fino alla casa dove egli passava le vacanze e dove pare di vedere rivivere i personaggi di Piccolo mondo antico: il terrazzino della…
Il reticolo di vigneti e il susseguirsi di ripide terrazze nel soleggiato versante Retico, segnano il paesaggio della Valtellina con la storia e la tradizione di una grande civiltà del vino. Lo Sforzato di Valtellina DOCG (o Sfursat) viene prodotto esclusivamente con uve della varietà Nebbiolo Chiavennasca, attraverso un’antica pratica di forzatura che consiste nel vinificare uve appassite. Il vino che si ottiene ha un caratteristico colore rosso granata, un profumo intenso, caldo e speziato, ricco di note di frutti di bosco e resina. Al palato si presenta morbido, asciutto, alcolico e vellutato, con un sapore intensamente aromatico, pieno, con sentore di legno e spezie. La gradazione alcolica minima è di 14 ° vol. Il periodo ottimale per il consumo va dai 4 agli 8 anni dopo la vendemmia. Non esiste una zona ben delimitata per la produzione dello Sforzato. All’interno delle aree di produzione dei vini Valtellina Superiore DOCG…
Lassù in cima alla sponda occidentale del Lago Maggiore c'è Cannobio. Splendido, romantico e storico borgo, immerso in un meraviglioso scenario naturale, incastonato com'è fra il lago e la montagna, a tratti aspra e selvaggia, delle valli che la circondano. Regala una delle più belle e lunghe passeggiate del Verbano, in pietra e acciottolato che attraversa elegantemente tutto il vecchio centro abitato, costituito da palazzi di varie epoche, dal ‘200 in avanti, con un susseguirsi di scalinate, porticati e volte. Cannobio è anche il luogo, dove si svolge una delle più antiche feste sacre tradizionali dell'Insubria, quella dei “Lumineri”, celebrazione in memoria del “Miracolo della SS. Pietà”, che si terrà da giovedì 7 a venerdì 8 gennaio 2016. Un momento in cui fede, misticismo, contemplazione e rituale profano si fondono in ricordo del miracolo della “Sacra Costa” che avvenne ripetutamente tra gennaio e fine febbraio 1522. Nella locanda di Tommaso…
Non cala l’attenzione sulla recente parafatura dell’accordo fiscale italo svizzero, una negoziazione che, come tutti sanno, riguarda direttamente l’Insubria, ovvero i frontalieri e lo status di Campione d’Italia. E’ ovviamente il nuovo regime fiscale dei 60.000 lavoratori italiani, quasi tutti lombardi, che si recano ogni giorno in Svizzera quello che interessa più di tutto e che comprensibilmente agita il sonno di tanti che vedrebbero ridimensionate e non poco le proprie aspettative economiche e il senso di una scelta professionale che già deve fare i conti con tanti disagi. Sui media non mancano le prese di posizione da parte dei sindacati, di imprenditori, di lavoratori, latitano quelle dei politici al netto delle dichiarazioni di maniera. Toni accesi negli ambienti tradizionalmente frequentati dai frontalieri, strali infuocati in direzione soprattutto del governo Renzi. Il combinato disposto della forte crisi degli ultimi anni e delle delocalizzazioni ha desertificato tanti comparti industriali della Lombardia settentrionale…
Antenne sul campanile. E telecamere in chiesa, all’oratorio, a scuola, all’asilo, al centro di accoglienza Caritas. In un mondo in cui tutto corre a 2.0, anche le vie della Fede passano per Internet. Don Carlo Pirotta lo ha capito. E ha trasformato la comunità pastorale San Pietro da Verona di Seveso nella parrocchia più avanzata d’Italia. Un modello che ha suscitato l’interesse della Curia arcivescovile di Milano. Occhi elettronici che non servono per controllare tutto e tutti, ma, più semplicemente, diventano «le gambe e la voce» dei sacerdoti. Quando sono pochi, o peggio, quando non ci sono. Magari per la crisi delle vocazioni. Quattro chiese, quattro oratori, una scuola materna, una elementare, l’ufficio Caritas. E 23mila parrocchiani. Impossibile pensare a tutti se i sacerdoti sono quattro. «Impensabile far fronte a una mole di impegni così enorme - spiega don Carlo -. Schiacciato dalle incombenze ho iniziato ad appassionarmi a Internet».…
In questi giorni di festa, la notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, in particolare su Bergamo: la fusione Sea-Sacbo è in una preoccupante fase di stallo e, a meno di incredibili colpi di scena, non avverrà in questi ultimi mesi di amministrazione meneghina firmata Giuliano Pisapia, sindaco uscente del capoluogo lombardo. A comunicarlo è stato Il Sole 24 Ore nell’edizione di domenica 27 dicembre, in cui si spiega che il motivo di questo stallo risiederebbe nelle divergenze di vedute «tra gli azionisti pubblici delle due società aeroportuali, in particolare sullo spinoso tema dei rapporti di forza, a livello azionario, nella nuova realtà che dovrebbe nascere». A parere del principale quotidiano economico italiano, quindi, la “dead line” fissata per il 30 giugno 2016 non sarà rispettata e l’operazione, che pareva non solo ben avviata ma addirittura in fase di conclusione, sarebbe ancora in alto mare. E la lettera d’intenti? La…

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